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Ucraina: Save the Children, “almeno 3.000 istituti scolastici sono stati danneggiati e più di 300 distrutti durante la guerra”

(Foto Save the Children)

Più della metà delle famiglie intervistate ha riferito che “le loro scuole sono state danneggiate, con una percentuale che sale a oltre il 90% nelle regioni fortemente colpite come Kharkiv e Donetsk”. A Kharkiv, la seconda città più grande dell’Ucraina, che subisce bombardamenti quasi quotidiani, le autorità locali hanno allestito aule sotterranee nelle stazioni delle metropolitane per le lezioni in presenza.
Più della metà delle famiglie intervistate in tutta l’Ucraina (57%), ovvero 330 famiglie su 584, ha dichiarato che i loro figli non hanno la possibilità di stare di confrontarsi in presenza con gli insegnanti.
C’è anche una significativa carenza di insegnanti, con più di 43.000 – o circa il 10% del totale degli insegnanti ucraini – sfollati all’interno o all’estero. Secondo un’indagine citata nel rapporto, un insegnante su quattro, la maggior parte dei quali sono donne, sta conciliando l’insegnamento con il lavoro umanitario.
“Andare a scuola non significa solo imparare e ricevere voti, ma rappresenta anche una socializzazione fondamentale – dichiara Sonia Khush, direttrice di Save the Children Ucraina -. Dopo più di due anni di guerra, in Ucraina ci sono migliaia di bambini che non hanno mai messo piede in un’aula scolastica. Nonostante queste sfide, i bambini, i genitori, gli insegnanti e il sistema scolastico ucraino, nel suo complesso, hanno dimostrato una notevole capacità di recupero. Il continuo sostegno dei governi, dei donatori e della comunità internazionale è fondamentale per mitigare l’impatto della guerra sull’istruzione”.
“I bambini hanno il diritto di imparare, ma perché possano godere appieno dell’educazione, le diffuse violazioni del diritto umanitario internazionale in Ucraina devono essere fermate”, conclude Khush.

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