“Un’occasione particolarmente propizia per fare un bilancio dei risultati raggiunti nella lotta contro l’analfabetismo e per incoraggiare tutte le persone e le istituzioni impegnate nel prezioso servizio dell’educazione permanente”.
Così il Papa, in un messaggio inviato tramite il cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, definisce la Giornata Internazionale dell’Alfabetizzazione, che si svolge quest’anno a Yaoundé, il 9 e 10 settembre, sul tema: “Promuovere l’educazione multilingue: l’alfabetizzazione per la comprensione reciproca e la pace”. “Si tratta di un’occasione per la Santa Sede di rinnovare il proprio apprezzamento per il ruolo svolto dall’Unesco nella promozione della diversità linguistica e culturale, senza dimenticare quella del multilinguismo”, si legge nel messaggio: “Il multilinguismo è sempre più riconosciuto come un fattore che favorisce lo sviluppo personale, soprattutto in termini di flessibilità mentale, apertura e adattamento ad altre realtà culturali, ma anche per la sua capacità di favorire il dialogo, l’ascolto e la mediazione. I poliglotti sono spesso richiesti perché, oltre alla capacità di comprendere e parlare più lingue, hanno spesso migliori capacità analitiche, maggiori abilità comunicative e sociali e migliori attitudini cognitive. I poliglotti sono più disposti ad apprezzare la ricchezza di altre culture, anche molto lontane dalla propria”. Poi la citazione di Nelson Mandela: “Se parli a un uomo in una lingua che capisce, parli alla sua testa, se gli parli nella sua lingua, parli al suo cuore”.
Secondo il Papa, “la lingua è uno strumento fondamentale nella comunicazione tra le persone e i popoli”: “Aiutare le persone e i futuri dirigenti a familiarizzare con più lingue è dare alla nostra umanità costruttori di ponti, capaci di superare i pregiudizi, le differenze, gli antagonismi e le polarizzazioni per dare priorità al dialogo e all’incontro; è dare al mondo uomini che sanno parlare alla mente ma anche al cuore degli interlocutori, siano essi collaboratori o avversari”. Di qui l’importanza di “valorizzare l’importanza dell’alfabetizzazione al fine di edificare una società più istruita, fraterna, solidale e pacifica”.