TIRANA – “Sono stati giorni intensi, ricchi di incontri, riflessioni e fraternità. Pur nelle tante e scontate differenze, siamo entrati in dialogo con tanti altri giovani ed abbiamo scoperto di avere molto in comune”. – È con queste parole che don Luca Censori, Direttore dell’Ufficio di Pastorale Giovanile della Diocesi di Ascoli Piceno, riassume i primi quattro giorni dell’Incontro “Med24 Tirana – Pellegrini di speranza. Costruttori di pace”.
Dopo gli appuntamenti di Bari, Firenze e Marsiglia, quella iniziata il 15 Settembre nella capitale albanese è la quarta edizione degli Incontri del Mediterraneo, che si concluderà Domenica 21 Settembre.

Per le Diocesi del Piceno, sta prendendo parte ai lavori una delegazione guidata dal vescovo Gianpiero Palmieri, delegato della Conferenza Episcopale Marchigiana per la Pastorale Sociale, del Lavoro e della Cura del Creato. Oltre a lui e al già citato don Luca Censori, ci sono anche don Nicola Spinozzi, direttore dell’Ufficio Missionario della Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, la prof.ssa Alessia Cicconi e il giovane Francesco Corimbi.

In merito ai 50 partecipanti al Med24, che provengono da 25 Paesi del Mediterraneo e del Mar Nero, don Luca Censori dichiara: “In questi primi quattro giorni i giovani si sono dedicati alla conoscenza reciproca e alla conoscenza del Paese che ospita il convegno e che presenta molteplici realtà culturali e religiose. Hanno così avuto modo di approfondire le radici storiche e sociali delle questioni emergenti nell’attuale Albania e, al tempo stesso, si sono aperti rispetto alla situazione del loro Paese d’origine. Da questo scambio reciproco è emerso un vissuto fatto di storie profondamente diverse, ma allo stesso tempo intrecciate fra di loro“.

Particolarmente intensa è stata la giornata di ieri, che ha visto trionfare il dialogo e la condivisione. Racconta don Censori: “Il confronto intenso, avuto nei giorni precedenti, è stato incanalato in un tempo di meditazione, durante il quale un giovane catechista ha guidato i partecipanti ad un percorso nell’interiorità, in cui ciascuno, a prescindere dal proprio credo religioso, è potuto venire a contatto con la propria personale esperienza del divino. È stato bello vedere come le più disparate convinzioni religiose si possano incontrare ed entrare in dialogo, quando ad essere preso come paradigma di confronto è l’esperienza di un Dio onnipotente, che si offre all’uomo come esperienza unica e personale”.

Nel pomeriggio poi la tappa a Scutari, dove sono stati esplorati aspetti importanti della storia e del patrimonio culturale, attraverso visite ai musei e incontri con personaggi che hanno difeso la religione durante il regime comunista. “Molto significativo – prosegue don Censori – è stato l’incontro con la comunità delle Clarisse di Scutari, custodi del Museo della Memoria costruito attorno a quel che resta di una delle prigioni in cui sono stati rinchiusi i prigionieri politici durante gli anni della dittatura. Anche le sorelle clarisse ci hanno spinto oltre i confini segnati dalle differenze di credo, presentandosi loro per prime come sorelle di tutti e compagne di strada di tutti quelli che varcano la porta della loro casa”.

Al centro della giornata di oggi, 19 Settembre, una sessione congiunta tra i giovani e i vescovi del Mediterraneo su come il dialogo interreligioso possa giocare un ruolo importante nella costruzione della pace. Tre i sentieri da percorrere che verranno approfonditi durante i lavori: la comunicazione, l’educazione e lo sviluppo integrale. Relatore sul primo aspetto, quello della comunicazione, sarà proprio il nostro vescovo Gianpiero Palmieri, che interverrà alle ore 15:00.
Prevista inoltre per le ore 18:00, presso la Cattedrale di San Paolo in Tirana, una Santa Messa presieduta dal cardinale Cristobal, arcivescovo di Rabat, nel decimo anniversario della visita di papa Francesco in Albania.

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