ASCOLI PICENO – Nel giorno in cui la comunità cristiana ricorda San Matteo apostolo ed evangelista, anche nel Piceno la Guardia di Finanza celebra il Santo che dal 1934 accompagna le Fiamme Gialle come Patrono.

Per l’occasione, nella mattinata di oggi, sabato 21 settembre, i finanzieri in servizio nel Comando di Ascoli e nella Compagnia di San Benedetto si sono ritrovati nella Cattedrale di Sant’Emidio per la celebrazione di una Santa Messa celebrata dal Vescovo Gianpiero Palmieri.

Alla presenza del comandante provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Gianfranco Lucignano, del sindaco Marco Fioravanti, del presidente della Provincia Sergio Loggi e dei rappresentanti delle forze di polizia del territorio, il Vescovo Gianpiero nella sua omelia ha voluto ricordare la figura di San Matteo e la sua vocazione, ringraziando e incoraggiando i finanzieri a proseguire nella propria attività quotidiana al servizio della comunità locale.

«Al tempo di Gesù il sistema di reperimento fiscale era tutt’altro che democratico – afferma – Matteo era un uomo al servizio dei potenti, che non raccoglieva le tasse in maniera equa, bensì arricchendosi parecchio.

Questo stile di vita arrogante è interrotto da un incontro, che aiuta Matteo a riscoprirsi persona. È lo sguardo di Gesù, che si posa su una persona abituata a sentirsi spesso temuta e odiata. Lo guardò, ne ebbe compassione e lo chiamò.

È difficile passare dalla logica dell’individualismo al bene comune, ed ecco perché esiste la Guardia di Finanza. Siete custodi del bene comune, e nel nome del bene comune è necessario che ognuno dia il proprio contributo per quel che può. È importante evidenziare questo aspetto perché diventi mentalità comune, riconoscendo l’importanza di pagare le tasse per soccorrere tutte le fasce della popolazione, con particolare attenzione a quelle più deboli.

C’è una grande differenza tra individuo e persona, evidente nella tradizione cristiana. Individuo, in particolare, non basta per definire Dio. La riflessione filosofica e teologica, pertanto, è arrivato a individuare nella Trinità delle relazioni sussistenti, caratteristiche della persona. Ciò vuol dire che l’uomo, in quanto persona, non è comprensibile finché non entra in relazione con gli altri, con la realtà e con Dio, è strutturalmente legato agli altri e al creato.

Nella Bibbia, la condivisione con l’altro è un concetto molto chiaro. Nel caso di Matteo, è un incontro a salvarlo e ad aiutarlo a riscoprire la sua dignità di persona.

Come finanzieri siete custodi del bene comune, e il vostro è un lavoro molto duro in determinate circostanze. Non scoraggiatevi, perché siete al servizio di una comunità che vi è riconoscente. Se ci sono risorse per i più poveri è anche grazie a voi. Dio vi benedica».

Nel novantesimo anniversario della proclamazione di San Matteo come Patrono, i finanzieri piceni hanno presentato al Vescovo Palmieri una pergamena, lo zaino del finanziere e i vasi comunicanti, metafora attraverso la quale le Fiamme Gialle chiedono al Signore di essere strumento nelle sue mani per far sì che ogni donna e ogni uomo possano vivere dignitosamente e in base al principio di equità.

Al termine della celebrazione, la tradizionale Preghiera del Finanziere e il saluto del colonnello Gianfranco Lucignano hanno chiuso il cerchio su un momento di profondo raccoglimento attorno alla figura di San Matteo.

«In un momento delicato, in cui diventa sempre più difficile per l’età che avanza e il ricambio generazionale che tarda ad arrivare, le sue parole – del Vescovo Palmieri, ndr – ci riempiono di energia.

Do il benvenuto a don Pierluigi Plata, il nostro cappellano che dovrà sostenere lo spirito di tutti i finanzieri delle Marche, e ringrazio i rappresentanti delle altre forze di polizia e il sindaco Marco Fioravanti, sempre presente a confermare il connubio tra istituzioni e forze di polizia, di fondamentale importanza per la comunità.

Teniamo alto il nostro spirito, perché questa provincia ha bisogno di voi».

Il colonnello Gianfranco Lucignano






 

 

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