Di Gianni Borsa
Una “casa per la missione”, un centro di incontro e di formazione per la “ad gentes”. Sabato 21 settembre è prevista la giornata inaugurale della nuova sede del Cum (Centro unitario per la formazione missionaria, sezione della Fondazione Missio, organismo pastorale della Conferenza episcopale italiana). L’edificio, per 150 anni sede della provincia lombardo veneta dei padri Camilliani, è sito in via Gaetano Trezza 13-15, a Verona.
“La nuova sede del Cum – spiega il direttore don Marco Testa (nella foto) – sostituisce la storica collocazione in via Bacilieri, in regione San Massimo. Il Centro per la formazione missionaria continua dunque qui la sua missione educativa” nella centrale area della Veronetta. “Non vogliamo con ciò dimenticare il passato, perché nella sede di via Bacilieri – prosegue don Testa – sono passate centinaia di persone che in qualche modo hanno riconosciuto in quel luogo fisico la casa della missione della Chiesa italiana. Preti e laici che si disponevano alla missione Fidei donum, religiose, famiglie in partenza negli anni del post Concilio ricchi di fermento missionario e di apertura al mondo per le diocesi italiane”.
Da tutto il mondo. “Da parecchi anni – spiega il direttore del Cum – si sono affiancati a loro gli altrettanto numerosi missionari, uomini e donne, che da tutte le regioni del mondo vengono nel nostro Paese e necessitano di sentirsi accolti e preparati per l’inserimento nelle realtà ecclesiali nostrane”. La storia del Cum è legata anche a quella della propria sede. “Un trasloco si rese necessario nel primo decennio Duemila finché ci è toccato lasciare definitivamente via Bacilieri nel 2021. Gli ultimi anni sono stati alquanto travagliati, anche per l’emergenza Covid.
Le attività del Cum però non si sono fermate:
la gran parte dei suoi corsi tradizionali, che hanno nella residenzialità una delle loro caratteristiche qualificanti, si sono svolte in diverse strutture della diocesi di San Zeno. Siamo stati itineranti, qualifica che non stona affatto nel mondo missionario, dove si predica e si cerca di vivere la prontezza nell’andare, l’agilità del muoversi, la disponibilità ad essere accolti come ospiti”.
“La missione non si ferma”. I lavori di sistemazione della nuova sede, che prevede aule per la formazione e spazi per l’accoglienza dei corsisti e dei missionari, sono stati finanziati dalla Cei. “La casa è in funzione, a pieno regime, per le tante richieste che riceviamo, segno non piccolo che la missione non si ferma”. Il 21 settembre, dice don Marco Testa,
“vivremo una giornata di inaugurazione per dire grazie”,
“per presentare la nostra realtà, per farci meglio conoscere ai lontani e ai vicini che già ci hanno accolto come parte viva in un quartiere, Veronetta, ricco di storia, di presenza religiosa e di multiculturalità per la presenza di tante famiglie immigrate. Il Cum è pronto, nella sua nuova sede per continuare ad essere Centro unitario per la formazione missionaria e casa della missione per la Chiesa italiana”.
Il programma della giornata. La giornata del 21 settembre comincerà alle 9.30 con i saluti istituzionali nell’adiacente chiesa S. Maria del Paradiso. Hanno confermato la presenza il presidente della Fondazione Missio, mons. Michele Autuoro, il direttore don Giuseppe Pizzoli, il sindaco di Verona Damiano Tommasi. Seguirà un momento di approfondimento su “Il significato della missione oggi”: ascolto a più voci, riflessioni, testimonianze con Sergio Marcazzani, Marco Testa, Michele Morando, Thaddée Nizeyimana, Serena e Sandro Lucato, Marco Dal Corso. Alle 12 preghiera di benedizione e inaugurazione ufficiale; a seguire pranzo a buffet. Dalle ore 14 prenderà avvio un pomeriggio culturale: visita alla casa e al Cedor (biblioteca specializzata sull’America Latina), esposizioni fotografiche, video sulla storia del Cum e sulle missioni oggi, letture, spazio bambini, visita guidata alla chiesa e alla cappella delle reliquie con i volontari della Verona Minor Hierusalem. Alle 14.30 tavola rotonda: “Voglio una Chiesa povera per i poveri. Una società in cerca di integrazione”, dibattito a più voci sulla realtà locale e le trasformazioni in atto. Intervengono: Carlo Melegari, Giuseppe Mirandola, Michele Righetti e rappresentanti delle istituzioni, dell’università, del giornalismo. Ore 16.30: concerto dell’orchestra Mosaika; ore 18 aperitivo di saluto.