La Conferenza episcopale tedesca (Dbk) ha chiesto il cessate il fuoco nella guerra in corso, che colpisce soprattutto Gaza, richiamando Israele e Hamas alle loro gravi responsabilità. Nel corso di una conferenza stampa a Fulda, dove la Dbk è riunita in Assemblea plenaria, alla quale ha partecipato anche il patriarca cattolico latino di Gerusalemme, il card. Pierbattista Pizzaballa, il presidente della Commissione mondiale della Chiesa, il vescovo di Augusta, mons. Bertram Meier, ha espresso una critica a Israele per la politica degli attacchi aerei sulla Striscia di Gaza: “Sono attacchi aerei, ma hanno anche l’eco di azioni terroristiche”, perché troppo spesso indiscriminati e con vittime quasi esclusivamente civili. Ma mons. Meier, nel criticare l’operato delle forze armate israeliane, ha pure stigmatizzato l’operato di Hamas ricordando il massacro del 7 ottobre 2023: “L’organizzazione terroristica Hamas ha brutalmente assassinato più di 1.200 civili israeliani, la maggior parte dei quali ebrei”. Tuttavia, per Meier, ora la risposta militare di Israele non è più proporzionata “considerando le innumerevoli vittime e la catastrofica situazione umanitaria nella Striscia di Gaza”. Per ciò i vescovi tedeschi chiedono il cessate il fuoco: intervenendo alla conferenza stampa, mons. Udo Bentz, arcivescovo di Paderborn e presidente del gruppo di lavoro dei vescovi tedeschi per il Vicino e Medio Oriente, ha dichiarato che “anche se la fine della guerra non significa pace, l’ordine del giorno è deporre le armi e allentare l’escalation, negoziare e dialogare per dare tregua. Altrimenti la carneficina continuerà e la spirale di violenza girerà ancora più velocemente”. Per mons. Bentz difendere la sicurezza di Israele serve anche ai palestinesi, vale inoltre il concetto al contrario: difendere i diritti dei palestinesi serve alla sicurezza di Israele. L’arcivescovo ha criticato duramente la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza. Centinaia di migliaia di persone stanno morendo di fame e oltre l’85% della popolazione è in fuga: “Le condizioni sono catastrofiche. Mancano soprattutto acqua potabile, cibo e medicine”. Bentz ha lanciato un appello ai cittadini tedeschi perché non interrompano le donazioni alle organizzazioni umanitarie qualificate della Chiesa che operano nella Striscia di Gaza e si è appellato al governo federale perché “la pressione sul governo israeliano deve aumentare affinché la popolazione della Striscia di Gaza abbia pieno accesso agli aiuti umanitari e alle cure mediche”.