“La possibile riforma dello Statuto – ha spiegato Baturi – riguarda l’esercizio della sinodalità tra i vescovi, cioè la collegialità, alla luce di quanto è già stato fatto in diverse Chiese d’Europa”. La riforma approvata degli Uffici e Servizi della Cei, a servizio delle Chiese particolari, prenderà corpo entro un anno ed è stata improntata a tre principi, sulla base della “trasformazione missionaria” auspicata da Papa Francesco già con l’Evangelii gaudium: missionarietà, partecipazione e diaconia. “L’intenzione è quella di aggregare i vari Uffici e Servizi raggruppandoli in tre grandi ambiti: annuncio, celebrazione e testimonianza della vita cristiana”, ha annunciato Baturi.