- L'Ancora Online - https://www.ancoraonline.it -

Maltignano, tre belle sorprese da Papa Francesco: la testimonianza di don Adam, Bellumore, De Angelis, Giovannozzi, Cosenza e Belfiore

MALTIGNANO – “Un giorno indimenticabile per tutta la nostra comunità!” – È con queste parole che don Adam Baranski, parroco della Chiesa Locale di Maltignano, racconta la bella esperienza vissuta Mercoledì 25 Settembre 2024 in piazza San Pietro, a Roma, insieme a papa Francesco e ai suoi parrocchiani.
In occasione dei 50 anni del Decreto di erezione della parrocchia San Marco Evangelista di Caselle, è andato nella capitale insieme ad oltre un centinaio di fedeli delle due parrocchie da lui guidate, per assistere all’udienza di papa Francesco. Il Pontefice ha invitato il Coro Parrocchiale a salire sul sagrato di San Pietro per intonare qualche canto, mentre, insieme al giovanissimo parrocchiano Alessandro Giovannozzi, ha fatto il giro dei vari settori delimitati dal colonnato di Bernini, a bordo della papamobile, per salutare la folla. Il Santo Padre ha inoltre benedetto anche una giovane coppia di sposi maltignanesi, Giulia Cosenza e Josef Belfiore, che si erano sposati Domenica 22 Settembre.

Questo il racconto di don Adam, ancora visibilmente emozionato per l’accaduto: “Quest’anno ricorrono i 50 anni del Decreto di erezione della parrocchia San Marco Evangelista di Caselle, emanato nel 1974 dall’allora vescovo Marcello Morgante. Poiché siamo in attesa che inizino i lavori di ristrutturazione del tetto della chiesa, abbiamo rimandato a tempi migliori i festeggiamenti solenni che avverranno in presenza anche del nostro vescovo Gianpiero Palmieri. Nel frattempo, però, non volevamo che la ricorrenza passasse inosservata ed abbiamo quindi cercato di trovare un modo bello e fuori dall’ordinarietà per festeggiare. Io, il vicario parrocchiale don Jean De Dieu Tathy Tchibinda e il diacono Alberto Fossati, che è sempre molto presente ed è per me un valido aiuto, abbiamo organizzato un viaggio a Roma rivolto ai fedeli di entrambe le comunità maltignanesi, sia quella di San Marco Evangelista sia quella di Santa Maria delle Grazie. Hanno risposto positivamente centodieci persone e abbiamo quindi riempito due pullman. L’intento era quello di incontrare il Papa, ma ovviamente pensavamo da lontano, da molto lontano! E invece …!”

E invece i parrocchiani hanno visto il Pontefice da molto vicino! Per l’occasione, infatti, i fedeli di Caselle hanno portato la statua di San Marco Evangelista, da poco restaurata, con la speranza di ricevere una benedizione speciale per la comunità. I parrocchiani incaricati di portare la scultura, per l’occasione, hanno indossato gli abiti medievali utilizzati durante il Palio di San Cristanziano, patrono della Città di Maltignano. Forse attratto da questi abiti inconsueti o forse dalla statua del Santo, papa Francesco ha chiesto che la scultura venisse piazzata sul sagrato di San Pietro e che il Coro Parrocchiale intonasse due canti.

“La richiesta di papa Francesco – prosegue don Adam – è stata davvero molto apprezzata, in quanto era nostro desiderio cantare davanti al Pontefice, tanto che avevamo chiesto preventivamente questa possibilità, che però non era stata accettata a causa del numero elevato di pellegrini presenti. Può immaginare quindi la gioia, quando è stato proprio il Santo Padre a chiedere di far salire il Coro sul sagrato per cantare! Papa Francesco ha addirittura rilasciato anche un autografo sugli spartiti dei nostri cantori. Non riesco a tradurre in parole la gioia e l’emozione di quei momenti!”.

L’esibizione, diretta dal Mº Claudio Bellumore, è stata sui brani “Tollite Portas” di Christoph Dalitz e “Aprite le porte a Cristo” di mons. Marco Frisina, eseguiti a cappella. Quarantatré i coristi che hanno vissuto questa esperienza irripetibile. Il gruppo principale era costituito dagli elementi del Coro Parrocchiale San Marco Evangelista di Caselle di Maltignano, diretto dal M° Roberto De Angelis, al quale si erano uniti il Coro Parrocchiale Santa Maria delle Grazie di Maltignano, il Coro Giovanile Piceno e il Gruppo Corale Piceno, diretti dal M° Bellumore.

Dichiara il M° Bellumore: “L’emozione è stata sempre più grande, man mano che il Santo Padre si avvicinava a noi sul sagrato della Basilica. Cantare con voce ferma in quel contesto meraviglioso e pieno di emozione non è stato facile, ma i nostri sforzi sono stati ripagati anche dall’esortazione di papa Francesco, che ci ha incoraggiati con un ‘Cantate, cantate!’. Poter stringere e baciare la mano del Pontefice poi è stato un evento unico che conserverò per sempre tra i ricordi più cari”.

Contento anche il M° De Angelis, il quale afferma: “Abbiamo pensato di contribuire alla bellezza dell’udienza, proponendo alcuni canti del nostro Coro Parrocchiale. Tutti i coristi hanno aderito, però lo spazio destinato ai cantori purtroppo era già occupato. Quando allora il Santo Padre ci ha permesso di andarlo a salutare sulla gradinata del sagrato, siamo stati pieni di gioia e abbiamo cantato per Lui. Papa Francesco si è fermato a salutarci e ha autografato uno spartito dei canti che abbiamo riprodotto. È stato un momento molto emozionante!”.

Ma le sorprese per la comunità maltignanese non erano ancora terminate. Di lì a poco, infatti, una Guardia della Gendarmeria Vaticana ha chiesto ad un giovanissimo parrocchiano se volesse salire sulla jeep bianca del papa. Si tratta di Alessandro Giovannozzi, di 12 anni, che frequenta la classe seconda della Scuola Secondaria di Primo Grado e che racconta: “Sono stato contentissimo! E anche molto sorpreso. Non riesco a capire perché sia successo proprio a me! Tutti chiamavamo il Papa, ma non mi aspettavo che, tra tanti, rispondesse proprio a me! Mi sono sentito importante. E poi è stato bellissimo. Papa Francesco mi ha dato la mano e mi ha regalato una caramella. Ho provato un’emozione straordinaria, sia perché l’ho visto così da vicino, sia perché è stato divertente fare il giro della piazza e vedere la grandissima folla che salutava il papa, una folla più grande di quella dei concerti”.

Manuel Giovannozzi, papà di Alessandro, afferma: “Mio figlio è rimasto veramente colpito dalla folla ingente presente in piazza San Pietro. Sul pullman, durante il viaggio di ritorno, mi ha chiesto come mai fossero presenti tanti pellegrini provenienti da ogni parte del mondo e cosa rappresenti il papa per tutti loro. Era ancora emozionato anche una volta rientrati a casa, mentre riferiva l’accaduto a mia moglie Laura e all’altro nostro figlio, Cristian. Poi ieri ha raccontato l’intera vicenda anche agli amici e ai compagni di classe, continuando a ripetere il suo stupore e la sua meraviglia nel vedere tutte quelle persone riunite a Roma per incontrare il papa“.

Tra i fedeli accorsi, erano presenti anche 200 coppie di sposi novelli, provenienti da tutto il mondo. E tra queste i giovani Giulia Cosenza e Josef Belfiore, entrambi di ventitré anni, che hanno ricevuto la benedizione di Bergoglio e hanno avuto l’opportunità di scattare una foto con lui. Queste le loro parole: “È stato un onore stringere la mano a papa Francesco, che ci ha concesso anche di scattare qualche foto e scambiare qualche parola, mostrando molta gioia nel vedere sposi novelli così giovani. Per noi sentirlo parlare così da vicino è stata senza dubbio un’emozione unica. Le sue parole ci hanno molto colpito: saranno sempre per noi fonte di incoraggiamento e di ispirazione e anche monito per andare avanti con pazienza, fedeltà e amore. Il ricordo di quelle poche ore passate in piazza San Pietro sarà sempre vivo nella nostra memoria“.

Tanti dunque i momenti belli vissuti dai fedeli della comunità di Caselle di Maltignano a Roma. Conclude il parroco don Adam: “Alla fine abbiamo assistito anche ad un siparietto divertente tra il Pontefice e la signora Filomena Seccafieno, che ha preparato artigianalmente con le sue mani le olive ascolane e le ha regalate a papa Francesco. Un pacco glielo ha consegnato lei, mentre un altro pacco glie l’ho consegnato io, dicendogli: ‘Santità, sono le olive ascolane fatte dalla signora Filomena ieri sera’. E papa Francesco mi ha risposto: ‘Sono da friggere, vero? Come le patatine!’. Allora ho replicato: ‘Si vede che conosce bene le olive ascolane!’. E in molti abbiamo riso, contenti del fatto che il nostro papa probabilmente conosca ed apprezzi le nostre tradizioni culinarie”.

 

Tra i fedeli maltignanesi presenti in piazza San Pietro, c’erano anche il vicesindaco del Comune di Maltignano, Federica Filiaggi, e l’assessore Valentina Di Martino, le quali affermano: “È stata una giornata emozionante, durante la quale tutta la nostra comunità è stata vicina al Santo Padre. Ringraziamo il parroco don Adam per l’invito e per l’ottima riuscita della giornata. Ci farebbe piacere che questa collaborazione tra la nostra giovane Amministrazione e le Parrocchie proseguisse così come è iniziata, nel segno della condivisione e della cooperazione su iniziative che abbiano come obiettivo comune il bene della comunità maltignanese”.