Di Don Vincenzo Catani, foto di Nicolino Romani e Domenico Baldini
LOURDES – Ed eccoci a fare il resoconto dell’ultimo giorno di questo nostro pellegrinaggio. I giorni a Lourdes passano così in fretta, quasi volano, perché sono intensi, pieni, commoventi e già si sente un po’ di nostalgia. Siamo ripartiti, siamo sull’aereo e abbiamo lasciato Lourdes con una profonda malinconia e un desiderio sincero di ritornarci.
Ieri è stata una giornata molto significativa, quella conclusiva. L’ultima giornata è solitamente un po’ più leggera, dedicata a incontri e momenti di riflessione, proprio per dare modo ai pellegrini di avere del tempo per meditare da soli, pregare in solitudine o compiere gesti personali. Alle 9 si è svolta la celebrazione eucaristica di chiusura del pellegrinaggio, una Messa davvero commovente. Abbiamo ascoltato delle testimonianze toccanti e vissuto momenti significativi. Durante la celebrazione, tutte le preghiere scritte in questi giorni sono state raccolte e poste davanti all’altare, per elevarsi a Dio insieme al profumo dell’incenso.
Inoltre, abbiamo ricordato gli anniversari dei sacerdoti e quelli di alcuni papà e mamme che celebravano il loro anniversario di matrimonio. È stata una Messa corale, di grande significato, sensibilità e affetto.
La giornata è poi proseguita con i vari percorsi, in piccoli gruppi o individualmente. Alcuni hanno seguito il cammino di Bernadette, altri hanno compiuto il gesto dell’acqua o partecipato ai Rosari, inclusi quelli trasmessi in televisione.
La bellezza della conclusione è stata particolarmente sentita dal nostro gruppo della diocesi di San Benedetto del Tronto, quando alle 22.00 ci siamo riuniti per recitare l’ultimo Rosario. Eravamo davanti alla grotta, oltre il fiume, e abbiamo meditato sui misteri dolorosi. Io stesso ho aiutato nella riflessione. Questo Rosario notturno, recitato davanti alla bianca immagine della Madonna nella grotta di Massabielle, è stato un momento toccante in cui abbiamo potuto esprimere tutto il nostro affetto, i nostri sentimenti e anche i nostri propositi e le richieste finali.
Il Rosario ha concluso in bellezza quattro giorni magnifici, giorni di vera spiritualità, un autentico corso di esercizi spirituali. Ora torniamo a casa, più carichi. Certo, dobbiamo concretizzare ciò che abbiamo vissuto qui e inserirlo nella nostra vita quotidiana: nel lavoro, nelle relazioni familiari, nelle faccende di ogni giorno. I momenti di preghiera intensi vissuti a Lourdes devono continuare, così come la partecipazione ai sacramenti, come la Riconciliazione e l’Eucaristia. Sono momenti che devono essere vissuti con la stessa intensità anche nella nostra vita quotidiana.
Infine, non dobbiamo dimenticare la carità fraterna. A Lourdes, la carità si tocca con mano, ci si aiuta a vicenda e si sperimenta il dolore degli altri. Questo ci invita a prestare maggiore attenzione a chiunque incontriamo, offrendo non solo solidarietà umana, ma anche aiuto concreto e fraterno, a partire da chi ci sta più vicino.
Concludo con un grande ringraziamento: al Signore, alla Vergine Maria, e a tutti i fratelli e le sorelle che hanno condiviso con me questi giorni magnifici. Un augurio di buon ritorno a casa, e anche di un ritorno, ancora una volta, in questa casa che è Lourdes. Ogni anno, per me e per molti altri, è un tuffo nella spiritualità e nella dolcezza di una vita interiore vissuta pienamente. È una ricarica straordinaria, una forza che serve da serbatoio per affrontare l’anno con una spinta spirituale enorme.