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FOTO Ascoli, Mons. Palmieri all’assemblea diocesana: “Chiamati a rendere la Parola di Dio viva e operante nelle nostre vite e in quelle degli altri”

DIOCESI – «Ricordiamoci che siamo chiamati ad essere testimoni della Parola e a portare la luce di Cristo nel cammino di ognuno. Ricordiamoci, inoltre, che tanta gente ha bisogno di speranza e c’è una speranza che soltanto la Parola di Dio può dare. Ricordiamoci anche di ciò che dice san Girolamo: “L’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo”. Cerchiamo di essere esempio vivente dell’amore e della misericordia di Dio. Insieme, possiamo rendere la Parola di Dio viva e operante nelle nostre vite e in quelle degli altri».
Con questo sentito invito dell’arcivescovo Gianpiero Palmieri rivolto a tutti i fedeli della Diocesi, si è conclusa ieri, Domenica 29 Settembre 2024, alle ore 17:45, presso la Cattedrale Santa Maria Madre di Dio e Sant’Emidio, in Ascoli Piceno, l’assemblea diocesana della Chiesa di Ascoli Piceno.

Dopo la prima giornata di riflessione e condivisione, che si è svolta Sabato 28 Settembre 2024 presso la Parrocchia Santa Cecilia in Colli del Tronto e che ha registrato l’intervento del vescovo di Pinerolo, mons. Olivero Derio (leggi l’articolo VIDEO e FOTO Assemblea Diocesana Ascoli Piceno, Vescovo Olivero Derio: “Non si può essere nostalgici ed essere cristiani”), ieri i lavori sono tornati a svolgersi nel cuore del centro storico di Ascoli Piceno, con diverse attività distribuite in varie sedi, tutti luoghi di arte e spiritualità che hanno contribuito a creare un ambiente adatto a porsi in ascolto dello Spirito Santo. In particolare i partecipanti hanno potuto scegliere tra otto diversi percorsi di ascolto e meditazione della Parola che ci verranno raccontati  da coloro che hanno vissuto direttamente l’esperienza.

1 – Lectio divina
Il primo percorso di approfondimento della Parola si è svolto presso il Monastero di Sant’Onofrio.
Don Francesco Guglietta racconta: «Nel nostro gruppo abbiamo fatto esperienza di “Lectio Divina” secondo la metodologia classica della tradizione monastica. Dopo l’invocazione dello Spirito Santo e la lettura del brano biblico, c’è stata una presentazione dei punti e un momento di preghiera personale, con una condivisione finale del versetto che ognuno ha ritenuto più significativo e anche una preghiera condivisa.
Il gruppo era numeroso – eravamo infatti 36 persone – ed eterogeneo, composto da laici e religiosi, qualche giovane e alcuni adulti. C’è stato un clima sereno, partecipato e molto interessato alla proposta del metodo».

2 – La Scrutatio
Presso la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, si è svolto un percorso di approfondimento della Parola attraverso la scrutatio.
Gianluca Matricardi afferma: «Nel nostro gruppo, attraverso un percorso di scoperta della ricchezza della Scrittura, ogni partecipante ha avuto un dialogo personale con Dio, che ha tracciato una strada, in cui note e citazioni della Bibbia di Gerusalemme, riferite direttamente o collegate alla lettura di alcuni versetti degli Atti degli Apostoli (At 2,1-4), si sono incarnate nella vita personale di ciascuno di noi. Ognuno si è sentito consolato, guidato e illuminato dalla Parola ricevuta.
È stata un’ esperienza di incontro con Dio e l’altro che ci ha catturati e coinvolti ed in cui lo Spirito Santo ci ha chiesto concretamente di lasciarci guidare da Lui, ha suscitato nei cuori gratitudine per aver sperimentato la comunità e per aver condiviso ed esserci sentiti profondamente fratelli e figli di un Padre vicino, amorevole e presente».

3 – Lettura popolare
Il terzo percorso di approfondimento della Parola si è svolto presso l’Impronta, attraverso il metodo della lettura popolare, che si presta particolarmente bene ad essere utilizzato da persone che sono “in ricerca” ed  aperte a nuove interpretazioni, in quanto tutti i partecipanti hanno un ruolo attivo.
Annibale Marini riferisce: “La lettura popolare della Bibbia è un metodo che nasce dall’esperienza delle comunità ecclesiali di base in missione in America Latina, Asia e Africa. La parola che può riassumere il nostro incontro è ascolto. Prima, infatti, abbiamo iniziato con un momento di ascolto del brano biblico, dando alcune chiavi di lettura per comprendere il suo messaggio nel contesto. Poi c’è stato un momento di ascolto e condivisione del vissuto dei partecipanti, alla luce della Parola.
Abbiamo sperimentato una condivisione profonda, anche delle situazioni difficili che alcuni stanno attraversando e in alcuni momenti si è arrivati anche alla commozione e a sollevare interrogativi significativi. Abbiamo quindi chiuso l’incontro affidandoci alla forza dello Spirito Santo con la preghiera del Padre Nostro» .

4 – La Parola di Vita
Presso la Sala Morgante di Casa Regina Apostolorum è avvenuto il quarto percorso di approfondimento della Parola attraverso il metodo della pratica della Parola di Vita, che, nato molti anni fa, è oggi molto diffuso in tutto il mondo.  Consiste nel leggere ed approfondire una frase della Bibbia ogni mese e nell’impegnarsi a viverla in comunione con tutta la comunità, condividendo le esperienze di vita ed i frutti che essa opera in ciascuno.
Alessia Giammarini dichiara: Nel nostro gruppo abbiamo vissuto un momento molto profondo di riflessione sulla frase del Vangelo proposta per questo convegno, prima attraverso una lettura commentata ed arricchita da video ed esperienze, poi attraverso la condivisione in gruppo di quanto questa Parola ha suscitato in noi. Sono emerse risonanze ed esperienze di vita concreta, che hanno fatto comprendere nel cuore di tutti i partecipanti quanto sia importante non solo ascoltare e mettere in pratica quanto ci dice il Vangelo, ma anche trovarsi insieme per comunicarsi la vita vissuta. Questo ci ha fatto sperimentare come lo Spirito Santo parli e agisca in ciascuno e ci aiuti a trovare nuovi modi e stimoli per incarnare il Vangelo con gesti concreti nella vita di tutti i giorni.
Tutto è avvenuto in un clima di famiglia, anche con chi non si conosceva precedentemente. Abbiamo sentito che questa esperienza ci ha reso una comunità più unita, che cresce e cammina alla luce della Parola».

5 – L’Ascolto della Parola sulla via di Emmaus
Il quinto metodo di approfondimento della Parola si è svolto presso la Sala Eden del Museo diocesano.
Giancarlo Alboini afferma: «Nel nostro gruppo di ascolto si è proposto alle persone una riflessione attraverso gli spunti che si identificano nei quattro verbi del progetto “Cammino di Emmaus”: vivere, incontrare, raccontarsi, generare. Abbiamo proposto quindi  un percorso di consapevolezza della presenza del Signore Risorto dentro la nostra esperienza di vita. Gli spunti di riflessione che sono venuti fuori sono stati molteplici. Queste le parole chiave con cui possiamo riassumere i vari interventi: speranza, apertura, comunità, senso di appartenenza, ascolto dell’altro e comunione tra fratelli.
L’incontro si è svolto in un clima comunione e di apertura, in cui ognuno si è sentito libero di parlare, senza essere giudicato».

6 – La Conversazione nello Spirito Santo
Nella Cappella del Sacramento della Cattedrale, che ospita il prezioso Polittico di Sant’Emidio realizzato dall’artista Carlo Crivelli, si è svolto il quinto metodo di approfondimento della Parola.
John Libbi asserisce: «La conversazione nello Spirito è un metodo che consiste nel discernere insieme cosa lo Spirito Santo vuole dire a ciascuno di noi. Partendo dal testo degli Atti degli Apostoli scelto come icona biblica per il nuovo anno pastorale, abbiamo fatto discernimento attraverso due momenti: un primo giro di riflessioni individuali, in cui ognuno ha detto ciò che la Parola aveva suscitato nel proprio cuore, e un secondo giro di considerazioni, in cui ciascuno si è lasciato interrogare da ciò che gli altri avevano detto.
È stata significativa la varietà delle osservazioni emerse, fatto che indica come ciascuno abbia cercato di incarnare nel proprio vissuto la Parola ascoltata. Tra gli spunti venuti fuori, che, seppur diversi, erano collegati tra loro, quasi ci fosse un unico filo conduttore, è emersa l’importanza della testimonianza, che siamo chiamati a fare in una duplice direzione: attraverso parole e modi di comunicare nuovi,  che sappiano manifestare la gioia dell’annuncio, ed attraverso l’autenticità delle opere, con azioni e gesti carichi di accoglienza e amore. Lo Spirito Santo ci ha sollecitati ad essere creativi, generativi».

7 – I gruppi del Vangelo
8 – La Meditatio attraverso l’icona
Presso la chiesa del Carmine si sono svolti gli ultimi due percorsi di approfondimento della Parola.
Don Francesco Mangani racconta: «Considerando il numero degli iscritti, circa una ventina, abbiamo deciso di unire i due gruppi, anche pensando al fatto che i due metodi di approfondimento della Parola hanno alcune caratteristiche comuni. I gruppi del Vangelo infatti sono incontri tra persone in cerca di Dio, che, attraverso l’ascolto del Vangelo e il dialogo, confrontano la propria vita con la Parola. La meditatio consiste sempre nella lettura del passo degli Vangelo, seguito dalla spiegazione dell’icona, da un momento di silenzio ed infine dalla condivisione. Perciò, insieme a Francesca Russo della tenda del Magnificat, abbiamo iniziato l’incontro leggendo l’icona biblica della Pentecoste. Francesca ha illustrato una delle due modalità con cui nella tradizione viene rappresentata la Pentecoste, mentre io ho spiegato l’altra modalità, in cui è centrale la figura di Maria. Insieme abbiamo cercato di interpretare quelli che sono i canoni cronologici e visivi presenti nelle immagini.
È stato interessante, a detta dei partecipanti, tra i quali c’erano anche alcune religiose della clinica San Giuseppe. I presenti hanno meditato sull’icona presentata con ricchezza di riflessioni. Del resto l’icona parla sempre, è un linguaggio universale che, durante l’anno giubilare, sarà sicuramente riproposto come occasione per poter meditare la Parola di Dio».

La sfida per il nuovo anno pastorale:
I cinque impegni della Chiesa di Ascoli Piceno

Al termine dei lavori, tutti i partecipanti ai vari gruppi si sono ritrovati in Cattedrale per concludere l’incontro con il vescovo Gianpiero Palmieri, il quale ha dichiarato: «L’idea è quella di creare in ogni Parrocchia un piccolo gruppo per ascoltare la Parola di Dio. Sicuramente sarà un’esperienza vincente, che ci farà molto bene. Abbiamo allora pensato di dare un mandato. Prova a pensarci: puoi fare l’animatore di un piccolo gruppo oppure puoi prepararlo per qualcuno, puoi farlo insieme ad altre persone. Magari già ce l’hai e va bene. Oppure non ce l’hai? E allora può essere l’occasione buona per poterlo far partire. Ecco, c’è questo mandato ufficiale dal vescovo e dalla Chiesa. A partire da quel contributo fondamentale dei giovani, in quest’anno abbiamo capito che l’approfondimento della Parola è qualcosa su cui è bene non rinunciare.

Perciò, carissimi, con grande gioia e gratitudine vi affidiamo il mandato di animare i gruppi di ascolto della Parola di Dio nella nostra Comunità. Questo servizio è un’importante occasione per far crescere la fede, promuovere la condivisione e approfondire la conoscenza delle Sacre Scritture. Con gioia vi invitiamo a partecipare ai gruppi di ascolto. Un’occasione preziosa per ascoltare, vivere, raccontare la nostra fede. Questo percorso è aperto a tutti coloro che desiderano approfondire la propria relazione con Dio, attraverso l’ascolto della Parola, la riflessione e il discernimento dello Spirito Santo.

Cinque mandati, cinque impegni:

Guidiamo tutti i partecipanti nell’ascolto della Parola, incoraggiando la riflessione personale e il dialogo aperto con uno stile di ascolto reciproco.
Creiamo uno spazio sicuro ed accogliente, in cui ognuno possa esprimere le proprie esperienze di vita e le proprie testimonianze legate alla fede.
Aiutiamoci a integrare nella vita quotidiana la Parola di Dio come guida.
Impegniamoci a crescere spiritualmente e a formare il nostro gruppo attraverso la partecipazione a corsi, ritiri e momenti di approfondimento anche diocesani.
Facciamo rete, vivendo la comunione che porta frutti nel cuore di tutti i partecipanti».

Il ricco pomeriggio si è concluso con il dono a tutti i presenti di un piccolo gadget, sul quale il vescovo Gianpiero, con la sua consueta ed arguta ironia, ha scherzato: «Ora riceviamo questa lettera. È un segnalibro, simbolo di questo mandato. Il segnalibro, ovviamente, non è per il libro di cucina, ma per la Bibbia!».