DIOCESI – Lunedì 30 settembre, presso la Cattedrale di Sant’Emidio ad Ascoli Piceno, si è svolta la celebrazione della festa in onore di San Michele Arcangelo, patrono della Polizia di Stato. La solenne Santa Messa è stata presieduta dall’Arcivescovo Giampiero Palmieri e ha visto la partecipazione di numerose autorità civili e militari, tra cui l’onorevole Giorgia Latini, il senatore Guido Castelli, l’onorevole Giorgio Fede, il Prefetto Sante Copponi, il Questore dott. Giuseppe Simonelli, e il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti.
Tra i presenti figuravano anche il colonnello provinciale dei Carabinieri Domenico Barone, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Colonnello Gianfranco Lucignano, il comandante della Polizia Locale di Ascoli Piceno, dottoressa Patrizia Celani, il comandante del 235° Reggimento Fanteria Piceno Giovanni Cruciani, l’ingegnere Daniele Centi dei Vigili del Fuoco e il vicario del Questore, dottor Gennaro Capasso. Hanno inoltre partecipato il presidente della Provincia di Ascoli Piceno Sergio Loggi, il vicesindaco di San Benedetto del Tronto Antonio Capriotti, rappresentanti del mondo scolastico, come il dottor Massimo Iavarone per l’Ufficio Scolastico Regionale e la dottoressa Rita Forlini per quello Provinciale.
Alla cerimonia erano presenti anche altre personalità di rilievo, tra cui l’avvocato Paolo Travaglini per l’Ordine degli Avvocati, la direttrice della Casa Circondariale di Marino del Tronto, dottoressa Daniela Valentini, il presidente dell’AMPS dottor Romoli, il vicecomandante della Polizia Penitenziaria Coppolella, il dottor Eugenio Vendrame per la Polizia Provinciale, il colonnello della Forestale Luisa Feliciani, il comandante della Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto Alessandra Di Maglio, l’ingegnere Vincenzo Vannarelli dei Vigili del Fuoco e il vicecomandante della Polizia Locale di San Benedetto del Tronto, dottor Giuseppe Brutti. La Croce Rossa Italiana era rappresentata dalla dottoressa Loredana Borraccini.
Un momento particolarmente significativo è stato dedicato durante la preghiera dei fedeli ai familiari delle vittime del dovere, in memoria di tutti coloro che hanno perso la vita durante il servizio, compresi quelli della provincia e del territorio locale.
Nel suo intervento, l’Arcivescovo Palmieri ha sottolineato l’importanza della figura di San Michele Arcangelo. “Il nome di San Michele significa ‘Chi come Dio?’. Nella letteratura biblica, in particolare nel brano dell’Apocalisse, San Michele rappresenta il potere di Dio, la potenza del Suo Spirito, che trasforma il mondo nel Regno di Dio. Gesù ha predicato proprio su questo regno, ogni sua parola ricorda come il Signore agisca nel cuore degli uomini. In qualunque parte del mondo, ogni volta che l’uomo accoglie la Parola di Dio, aderisce al Regno di Dio”.
L’Arcivescovo ha poi approfondito la figura di San Michele nel linguaggio apocalittico: “Dio è in guerra contro il potere del male, contro l’accusatore, il diavolo. Il male cerca di insinuarsi nel cuore dell’uomo, convincendolo che Dio non esiste e che la vita non ha valore. Ma Dio parla attraverso la testimonianza dei suoi discepoli e la potenza del suo Spirito. San Michele, con tutte le sue schiere, combatte e vince il drago, e nulla può prevalere contro la vittoria del Signore”.
Monsignor Palmieri ha infine ricordato che San Michele è patrono della Polizia di Stato, evidenziando come gli uomini e le donne che difendono i cittadini e le istituzioni incarnano i valori del Regno di Dio. “San Michele rappresenta coloro che, con lealtà e coraggio, difendono i deboli e garantiscono l’osservanza delle leggi. La loro missione, come quella dei martiri, è un esempio di sacrificio, che rende visibile la Parola di Dio”.
A conclusione della cerimonia, il Questore Giuseppe Simonelli ha voluto esprimere la sua gratitudine. “Grazie, Eccellenza, per questa celebrazione in onore del nostro Patrono. San Michele è simbolo di sacrificio, quello che quotidianamente affrontiamo nel nostro lavoro, spesso lontano dalle nostre famiglie. Il nostro compito, difendere la giustizia, la democrazia e i cittadini, comporta rischi elevati, ma è un onore per noi farlo, proprio come recita la nostra Costituzione: con disciplina e onore. San Michele continui a proteggerci tutti”.