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Sinodo: Commissione sulla poligamia, presto un documento delle 37 Conferenze episcopali africane per “accompagnamento pastorale”

Un documento sulla poligamia, frutto del coinvolgimento delle 37 Conferenze episcopali africane. Ad annunciarne la presentazione, in vista della pubblicazione, durante l’Assemblea plenaria del Sceam (Simposio delle Conferenze episcopali di Africa e Madagascar) in programma a luglio 2025, è il rapporto della Commissione per la poligamia, presentato durante la prima Congregazione generale di ieri pomeriggio. “Affrontare la questione da una prospettiva pastorale” e utilizzando una “metodologia pastorale”, la scelta della Commissione per raccogliere una sfida che “nasce sia da individui che erano già in relazioni poligamiche prima di abbracciare la fede, sia da membri battezzati che entrano nella poligamia dopo la loro conversione”. “Per affrontare questo problema, è stato formato un comitato di lavoro di 12 esperti, composto da rappresentanti di tutta l’Africa e delle sue isole”, si spiega nel testo: “Il team include specialisti di diversi campi come teologia dogmatica e fondamentale, Bibbia, pastorale, diritto canonico e antropologia. La loro competenza collettiva consentirà uno studio completo e approfondito della poligamia”, attraverso un “approccio interdisciplinare” che “mira a fornire approfondimenti dettagliati e indicazioni pratiche per accompagnare gli individui in relazioni poligamiche nel contesto africano”. “Rimanendo salda nel suo impegno verso la dottrina cattolica sul matrimonio, la Chiesa in Africa cerca di esplorare la questione della poligamia da una prospettiva pastorale, concentrandosi sulla questione chiave: quale forma di cura pastorale è più appropriata per accompagnare gli individui in relazioni poligamica?”, la prospettiva del documento, che una volta votato e adottato dai vescovi africani durante la loro Assemblea plenaria sarà sottoposto a Roma per “un’ulteriore guida teologica e dottrinale”, in modo che “l’approccio pastorale sviluppato dalla Chiesa in Africa sia in linea con gli insegnamenti più ampi della Chiesa universale”.

Redazione: