“L’intensificarsi degli attacchi aerei ha costretto altre persone ad abbandonare le loro case in Libano in cerca di sicurezza. Finora, la maggior parte delle persone sono in fuga all’interno del Paese – le stime del governo parlano di 1 milione di sfollati in Libano.
Secondo la Mezzaluna Rossa Araba Siriana (Sarc), oltre 185.000 persone – soprattutto siriani e libanesi – sono invece fuggite in Siria. Gli attacchi israeliani della notte, che hanno preso di mira la strada nella terra di nessuno presso il valico di frontiera di Masnaa, hanno bloccato il traffico, chiudendo di fatto la strada ai veicoli. Alcuni di coloro che sono decisi a fuggire hanno attraversato a piedi”. Lo riferisce in un comunicato l’Unhcr. “Con un numero crescente di sfollati ogni giorno, gli 892 rifugi di fortuna allestiti dal governo in Libano hanno quasi raggiunto la piena capacità. Nelle strade di Beirut, anche in punti di riferimento come la Corniche, centinaia di uomini, donne e bambini bloccati dormono all’aperto”.
L’Unhcr sta collaborando con i partner umanitari e le autorità libanesi per trovare urgentemente un rifugio sicuro per coloro che non ne hanno.
La risposta dell’Unhcr continua a concentrarsi su tutte le comunità colpite, compresi libanesi e rifugiati. Finora ha distribuito più di 223.000 articoli di soccorso e più di 73.000 persone hanno ricevuto assistenza in denaro multiuso e continua a riparare o sostenere i rifugi collettivi e fornisce assistenza a 42 ospedali in tutto il Paese.
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