GROTTAMMARE – Dal 10 al 12 ottobre 2024, la Chiesa di San Pio V a Grottammare ospiterà un triduo di preghiera dedicato al Beato Carlo Acutis. Questo evento inizia in coincidenza con l’anniversario della sua beatificazione e si conclude nel giorno della sua nascita al cielo, avvenuta il 12 ottobre 2006.

Le celebrazioni si svolgeranno nei giorni giovedì 10, venerdì 11 e sabato 12 ottobre, a partire dalle 18:00 con la preghiera del Santo Rosario, congiunta all’esposizione del Santissimo Sacramento e dalla possibilità di riconciliarsi con Dio attraverso la Confessione.

La Santa Messa si celebrerà alle 18:30. Mons. Federico Pompei presiederà la liturgia il primo giorno, mentre Padre Roberto Brunelli, della Parrocchia Sant’Antonio di Padova, guiderà le celebrazioni nei giorni di venerdì e sabato.

Un elemento significativo di questo triduo è la statua del Beato Carlo Acutis, contenente una reliquia del giovane che presto sarà Santo, collocata nella Chiesa di San Pio V grazie al contributo di circa 100 donatori, in seguito all’iniziativa di Simone Incicco, direttore del giornale diocesano L’Ancora, e di Giulia Damiani, responsabile dell’Adorazione Eucaristica Perpetua. L’opera, realizzata in legno e scolpita e pitturata a mano con colori a olio, proviene da un laboratorio artigiano di Ortisei, specializzato nella creazione di statue per chiese, ed è stata acquistata tramite l’Editrice Shalom.

Raffigurato con un rosario in tasca, il Beato Acutis era noto per la sua intensa vita di preghiera e adorazione eucaristica. Egli affermava: “Ci si mette di fronte al sole e ci si abbronza… ma, quando ci si mette dinanzi a Gesù Eucaristia, si diventa santi.”

Il parroco Mons. Federico Pompei ha dichiarato: “Questa statua è testimonianza che anche l’arte e la bellezza possono essere strumenti nelle mani di Dio, utili per l’evangelizzazione e per avvicinare alla fede. Il Beato Acutis è una figura molto amata dai giovani.”

Nato a Londra da genitori italiani il 3 maggio 1991 e cresciuto a Milano, Carlo Acutis si distinse presto per le sue doti informatiche, che utilizzò per diffondere contenuti di formazione cristiana. Profondamente devoto alla Vergine e all’Eucaristia, si dedicò al volontariato, assistendo senzatetto e poveri. Tragicamente colpito da leucemia fulminante nel settembre 2006, morì il 12 ottobre dello stesso anno a soli 15 anni. Sua madre ha affermato: “Mio figlio Carlo mi ha insegnato che una vita bella non è una vita lunga, ma una vita piena, in cui Gesù viene messo al primo posto.”

Mons. Pompei ha ulteriormente evidenziato che la statua è collocata in un luogo simbolico della Chiesa: accanto all’antico Battistero, per sottolineare il legame tra Battesimo e vocazione alla santità; di fronte alla Cappella Eucaristica, in onore della grande devozione del giovane all’Eucaristia; e sotto una tela raffigurante San Vincenzo de’ Paoli, a testimonianza del suo impegno nell’assistenza ai poveri. “Sono certo che questo giovane Beato, presto Santo, sarà un esempio per molti fedeli della nostra comunità, in particolare per i giovani”, ha concluso il parroco.

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