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Farmaci: come, quanti, quando? Nasce un network di informazione indipendente per un uso appropriato e consapevole

(foto Esercito Italiano)

Di Giovanna Pasqualin Traversa

Spezzare il monopolio dell’industria farmaceutica sull’informazione dei medicinali con un duplice obiettivo: trasmettere agli operatori sanitari le informazioni scientifiche indispensabili al loro migliore utilizzo e portare i cittadini verso un uso più appropriato e consapevole dei farmaci. Nasce a questo fine il network di informazione indipendente Aifa-Regioni-Istituzioni sanitarie-stakeholder che attraverso il progetto “Cosisifa” (“Cittadini e operatori sanitari sempre informati sul farmaco”), della durata di almeno tre anni, si ripromette di diffondere capillarmente sul territorio nazionale notizie, informazioni, studi e dati. Senza trascurare la formazione, a partire dalle scuole.

Informazione corretta. “Le aziende farmaceutiche investono ingenti risorse – circa 30 miliardi di dollari all’anno soltanto negli Usa – nelle attività di promozione rivolte al medico, ma agiscono anche indirettamente sui cittadini attraverso campagne di marketing farmaceutico per stimolare bisogni di salute che non sempre necessitano dei farmaci”, ha spiegato il 9 ottobre il presidente di Aifa, Robert Nisticò, presentando l’iniziativa nella sede dell’Agenzia. “Anche le pubblicazioni scientifiche sui nuovi farmaci – ha proseguito – tendono sempre a enfatizzare i dati di efficacia mettendo in secondo piano i rischi. Per non parlare dell’informazione spesso priva di qualsiasi scientificità veicolata dai social e dalla rete in genere”. Per questo, il progetto “Cosisifa” rappresenta una preziosa opportunità per

controbilanciare l’informazione scientifica sui farmaci e sul loro corretto uso.

Anche alla luce dell’utilizzo eccessivo – e non sempre appropriato – di medicinali da parte di molti anziani – uno su tre ne assume 10 o più al giorno – non sempre tutti necessari e spesso in interazione fra loro; un problema, spiega ancora il presidente di Aifa, “che va affrontato fornendo strumenti anche di intelligenza artificiale che consentano al medico di orientarsi tra i numerosi rischi di interazione tra i vari medicinali”. La polifarmacoterapia e la cronicità sarà infatti una delle aree di intervento di quattro dei nove gruppi di lavoro costituiti, insieme alle aree della pediatria, dell’oncologia e dell’antibiotico-resistenza.

Sette canali. L’informazione indipendente sarà rivolta a operatori sanitari, pazienti, associazioni e cittadini attraverso sette canali: un sito web di informazione indipendente che faccia da collettore di tutte le iniziative esistenti e future; un bollettino semestrale sui quattro temi citati; produzione di news e newsletter settimanali che rendano fruibile ai più la letteratura scientifica; produzione di almeno 12 rivisitazioni di studi già pubblicati su temi specifici ma di interesse generale; eventi formativi sia in presenza che a distanza, coinvolgendo anche le scuole; sviluppo della comunicazione tramite social network; sviluppo di una app per l’informazione rapida e personalizzata sui farmaci.

In ambito pediatrico il gruppo di lavoro specifico punterà a produrre schede informative relative ai farmaci per i più piccoli e alle nuove strategie terapeutiche in ambito pediatrico e delle malattie rare. Previste giornate di formazione e corsi per operatori sanitari e cittadini. Per quanto concerne l’oncologia l’informazione sarà mirata soprattutto all’aggiornamento su nuove entità terapeutiche o farmaci con nuova indicazione, per fornire uno strumento utile a definire un utilizzo appropriato e sicuro dei farmaci di nuova rimborsabilità. Contro l’antibiotico-resistenza – con 11mila morti l’anno causati da infezioni batteriche resistenti agli antibiotici, l’Italia è maglia nera in Europa – è prevista la produzione di materiali informativi sull’uso appropriato degli antibiotici ospedalieri e su quelli usati nel territorio, con report regionali semestrali sull’andamento delle antibiotico-resistenze. Infine con riferimento alla polifarmacoterapia, verrà posta particolare attenzione a interazioni tra farmaci e rischio iatrogeno; inappropriatezza prescrittiva; aderenza terapeutica; problemi di applicazione delle linee guida; coinvolgimento attivo del paziente, del caregiver e dei familiari nelle decisioni. Previsti anche eventi formativi a distanza. A questo fine sarà messo a disposizione della rete dei gruppi di lavoro e delle regioni partecipanti Intercheck-web, uno strumento di supporto alla prescrizione sviluppato dall’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs.

No ai conflitti d’interesse. “Per garantire la completa indipendenza dell’informazione prodotta, tutte le persone coinvolte nel progetto e gli autori dei materiali dovranno sottoscrivere annualmente una dichiarazione sui conflitti d’interesse, che sarà resa pubblica nel sito del progetto”, ha concluso il direttore tecnico scientifico di Aifa, Pierluigi Russo.

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