FORCE – Sabato 12 ottobre, Force ha vissuto una giornata di grande gioia in occasione del 73º anniversario della fondazione dell’Istituto delle Suore Missionarie della Fanciullezza e del 40º anniversario dell’approvazione pontificia della Congregazione.
L’evento è stato curato da Suor Cristina Di Paolo e Suor Celina, che hanno espresso la loro gratitudine per l’accoglienza riservata al nuovo Vescovo, Monsignor Gianpiero Palmieri, il quale ha presieduto la Santa Messa alle ore 11:00 presso la struttura delle suore. Alla celebrazione hanno concelebrato Don Luca Rammella, parroco di Force, Don Giuseppe Raio, viceparroco della comunità, e Don Lorenzo Bruni, parroco di Montalto delle Marche, parrocchia dove, fino a pochi anni fa, le suore svolgevano il loro servizio.
Numerose le personalità presenti, tra cui religiosi, civili e rappresentanti delle forze dell’ordine: le Consorelle provenienti dalla Casa Generalizia di Pesaro, il Sindaco di Force Amedeo Lupi, il Comandante dei Carabinieri Andrea Felicetti, l’agente di polizia locale e i volontari della Protezione Civile.
Nell’omelia, Monsignor Palmieri ha invitato a riflettere sulla figura di Maria, Regina della Pace, e su cosa significhi essere una religiosa nel mondo di oggi. In un tempo segnato da conflitti, ha sottolineato il Vescovo, è necessario tornare a vivere la carità fraterna e testimoniare l’amore verso il prossimo.
Al termine della celebrazione, l’avvocatessa Teresa Bellabarba ha espresso, a nome delle Suore Missionarie della Fanciullezza, un sentito ringraziamento per la partecipazione e il sostegno dimostrato dalla comunità.
La comunità delle suore di Force ha sede nella casa paterna della fondatrice, Madre Flora Pallotta, originaria della città. Questo luogo continua a essere un punto di riferimento per attività spirituali e di accoglienza, ospitando ritiri, gruppi parrocchiali e scout, con una capienza di 20 posti letto.
Suor Cristina ha dichiarato: “Sabato è stato un giorno di festa e di preghiera per noi. La visita del nostro Vescovo Gianpiero Palmieri ha riempito il cuore di fede, gioia e speranza, trasmettendo alla nostra comunità un profondo senso di comunione fraterna. La sua presenza ha rinnovato in ciascuno di noi la bellezza di sentirsi parte di un’unità pastorale, regalando a tutti un momento prezioso di condivisione e spiritualità”.
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