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Ascoli Piceno, intervista a Daniela Ojetti coordinatrice dell’Istituto Preziosissimo Sangue

ASCOLI PICENO – L’Istituto Preziosissimo Sangue è un’istituzione educativa cattolica situata in via Napoli 56 ad Ascoli Piceno. Ospita al suo interno un asilo nido privato accreditato dal comune di Ascoli Piceno, una Sezione Primavera inaugurata quest’anno e una scuola dell’infanzia e primaria paritaria. Assicura orari prolungati per nido e infanzia, un doposcuola per l’esecuzione dei compiti e corsi pomeridiani extrascolastici. Organizza corsi estivi nei mesi di giugno e luglio. Possiede ampi giardini attrezzati con giochi e una mensa con cucina interna. Ha la certificazione di qualità UNI ISO 9001.

L’Istituto è stato fondato dalle suore Adoratrici del Sangue di Cristo ad Ascoli nel 1929. L’attuale sede è stata inaugurata nel 1962. Attualmente le suore della Congregazione sono presenti in 28 paesi del mondo, dove gestiscono opere educative per promuovere e generare vita. Nella gestione della scuola di Ascoli, le suore presenti si avvalgono della collaborazione di laici professionalmente e umanamente qualificati.

Per conoscere meglio questa importante realtà, abbiamo intervistato la Coordinatrice Didattica, Dott.ssa Daniela Ojetti.

Quale è la visione educativa dell’Istituto Preziosissimo Sangue?
La visione educativa dell’Istituto si fonda sull’insegnamento di santa Maria De Mattias ed è esplicitata nel progetto educativo. La motivazione di fondo alla base di questa scuola è la volontà di offrire, tramite il suo lavoro, una proposta educativa che si ispiri ai valori evangelici e all’insegnamento della fondatrice. Il suo motto, “ogni persona vale tutto il sangue di Cristo”, ispira a tutti i livelli le attività educative e spinge ogni docente a non stancarsi mai di educare. Lo scopo principale dell’Istituto è realizzare la formazione integrale della persona, secondo una visione cristiana. La scuola si apre a tutti, a chiunque voglia confrontarsi con rispetto alla sua proposta. Nei principi ispiratori è di prioritaria importanza l’attenzione alla persona, nella sua unicità e singolarità, per la promozione della sua autonomia e del suo pensiero critico. La scuola è intesa come comunità, come luogo piacevole che si fa famiglia nel suo agire, nel costante dialogo con la famiglia. Attraverso l’impegno degli insegnanti, l’Istituto mira a una proposta educativa concreta e credibile nella quale non si cerca solo di imparare contenuti, ma abitudini di vita e valori per un nuovo umanesimo ispirato al Vangelo.

Quali misure adottate per garantire l’eccellenza accademica e la formazione integrale degli studenti?
Per ottenere risultati scolastici di qualità, nel rispetto delle caratteristiche di ogni singolo alunno e cercando di valorizzare i punti di forza di ciascuno, l’Istituto si fonda sulla formazione didattica e umana continua, rivolta a tutte le insegnanti. La formazione, anche alla comunicazione, alla gestione dei conflitti e allo sviluppo delle competenze socio-emotive, permette al corpo docente della scuola dell’infanzia e primaria e alle educatrici del nido e della Sezione Primavera di promuovere un clima di apprendimento positivo, in cui sviluppare una formazione integrale proficua e serena. Una didattica moderna, supportata dall’uso delle LIM presenti in ogni classe, l’attenzione all’acquisizione di tutte le competenze fondamentali della scuola di base e di un metodo di studio serio, rappresentano una priorità per la scuola e per tutto il corpo docente.
In un mondo in costante evoluzione, investire nella formazione garantisce che gli insegnanti si mantengano aggiornati sugli strumenti digitali e sulle metodologie educative più recenti, accompagnate da una seria formazione spirituale che assicuri la giusta trasmissione dei valori evangelici. Di primaria importanza è il richiamo costante ai valori fondamentali dell’Istituto: l’unicità di ogni bambino, il rispetto di ogni diversità e l’attenzione alle fragilità. La condivisione delle esperienze tra educatori e genitori mira alla creazione di un ambiente collaborativo e piacevole, che stimoli la crescita delle potenzialità cognitive e umane di ogni alunno e che sia di stimolo e supporto agli adulti.

Come l’educazione alla fede si integra con le materie più tradizionali?
Per evitare che il percorso scolastico nel nostro Istituto si riduca alla fruizione individualistica delle nozioni, ogni disciplina è occasione di crescita umana e di incontro con Cristo. La scuola si propone come una comunità educante, in cui ogni attività rappresenta una sintesi tra fede, cultura e vita. Ogni anno viene scelto uno sfondo integratore che orienta tutte le attività formative, educative, ludiche e relazionali, stimolando a trovare un obiettivo comune per tutti coloro che operano a contatto con i bambini. La frase che guida le azioni di quest’anno è: “Dove si vuole che cresca la gioia, bisogna seminare l’amore”, un motto che si cerca di rendere visibile in ogni esperienza proposta.

In che modo la scuola promuove i valori della carità, della giustizia e della solidarietà?
Oggi, purtroppo, tutti sono proiettati a non soffermarsi a guardare chi ci sta accanto, e i bambini vivono pochissimi contatti umani, se non virtuali. La legge del più forte si insinua nelle loro vite, portandoli spesso a credere giusto ciò che non lo è, e viene applaudita la competitività nella sua accezione più negativa. Nel nostro Istituto cerchiamo di dare concretezza alle competenze sociali, educando con tutti i mezzi alla legalità, alla cittadinanza attiva e alla solidarietà. Non releghiamo tali competenze solo nell’ambito dell’educazione civica o nelle lezioni di religione, ma integriamo questi valori in ogni esperienza vissuta, anche nelle attività sportive, in cui premiamo la partecipazione di tutti e non solo il vincitore della gara.

Orientiamo i rapporti tra i bambini e con le insegnanti sempre ai principi irrinunciabili della correttezza e dell’aiuto reciproco. Ospitiamo poliziotti, avvocati e professionisti del settore per educare ogni bambino al rispetto di sé e degli altri. Organizziamo raccolte alimentari e pesche di beneficenza che, di solito, hanno come destinatari la mensa dei poveri della nostra città o della nostra parrocchia.

Qual è il vostro approccio inclusivo verso la diversità religiosa?
Tutti i bambini sono posti al centro dell’azione educativa, nel rispetto delle differenze di ogni persona, anche appartenente a un’altra etnia o religione. Abbiamo più volte ospitato bambini di religioni diverse da quella cattolica, e le loro credenze sono sempre state considerate nel rispetto reciproco delle nostre. Questo rapporto ha portato grande ricchezza a entrambe le parti. Con i genitori che hanno scelto di portare i loro figli da noi si è sempre instaurato un dialogo sereno e positivo, basato sulla condivisione dei principi fondamentali della persona umana e dei valori della legalità.

In che modo viene prevenuto e gestito il bullismo?
Non abbiamo mai avuto situazioni di reale bullismo, ma nel nostro Istituto l’attenzione alla prevenzione del problema è presente già nelle classi dei più piccoli. Prevenire ed educare al rispetto dell’altro è prioritario, tanto che ogni docente ed educatore lavora con il suo gruppo, contemporaneamente, a livello cognitivo, emotivo, affettivo e socio-relazionale. L’insegnante ha un ruolo fondamentale in questa educazione poiché diventa modello positivo, capace di esprimere e di far esprimere contenuti personali, riflessioni relazionali e domande dai bambini, un dialogo che è alla base della prevenzione di questo problema tragico e sottovalutato.

Quali attività extracurriculari offrite?
L’Istituto propone molte attività di potenziamento ed extracurriculari. Fin dall’infanzia, viene potenziata la lingua inglese, che poi nella scuola primaria è presente anche in orario extracurriculare. Viene potenziata l’educazione musicale, affidata a una professionista che cura anche recite e saggi in modo eccellente e molto apprezzato. L’attività motoria include, per i piccoli, la psicomotricità, il gioco-danza e l’avvio alla pallavolo, mentre per i più grandi c’è l’attività di basket, anche in orario extracurriculare. L’Istituto ospita anche un progetto di teatro, che si svolge al mattino e nel pomeriggio, favorendo l’integrazione tra tutti i bambini, la corretta dizione e lo sviluppo delle emozioni. L’Istituto collabora in modo attivo e proficuo con agenzie sportive e teatrali di qualità, che affiancano gli insegnanti curriculari.

Come vengono incoraggiati gli studenti a sviluppare talenti artistici, sportivi o di leadership?
Scoprire e orientare un bambino a esprimere e far crescere le sue potenzialità non è facile, se gli occhi che lo guardano non sono attenti, competenti e pieni di amore. I nostri insegnanti cercano di favorire le potenzialità di ogni alunno, per riconoscere le attitudini e aiutare a elaborare in modo consapevole percorsi specifici. Ogni alunno ha modo, attraverso le attività artistiche, sportive e di studio, di approcciarsi a discipline diversificate, e le insegnanti riescono così, pian piano, a scoprire le potenzialità individuali di ciascuno. Si cerca poi, parlando con i genitori, di confrontarsi e suggerire percorsi specifici per lo sviluppo delle varie attitudini. Spettacoli, concorsi, saggi e corsi artistici sono momenti di serena palestra per tutti. Fondamentale è la convinzione di ogni adulto che opera nell’Istituto che in tutti i bambini è presente un meraviglioso potenziale, che va scoperto anche dove sembra nascondersi e curato con amorevole e competente attenzione. La scuola promuove in ogni occasione l’autostima e la responsabilità e favorisce la leadership di quegli alunni che si distinguono soprattutto nell’aiuto reciproco e dimostrano capacità organizzative, sempre tese al bene comune.

In che modo la scuola prepara gli studenti al futuro, sia a livello accademico che spirituale?
La scuola, attraverso una didattica moderna affidata a insegnanti qualificati, cerca di preparare tutti gli studenti al futuro, mantenendo sempre fede al Progetto Educativo e agli insegnamenti della fondatrice santa Maria De Mattias. Un lavoro costante e sereno, accompagnato dal sostegno a chi è in difficoltà, costituisce spesso la base per una solida preparazione scolastica. Nel nostro Istituto, i risultati delle Prove Invalsi sono sempre molto buoni e confermano la buona riuscita degli alunni, che proseguono con successo nella scuola secondaria di primo e secondo grado.

Importantissimo è infondere in loro fiducia nelle proprie capacità, anche nei momenti di difficoltà. Solo un’insegnante che crede nei suoi alunni può trasmettere questa fiducia, che diventa una chiave per superare gli ostacoli e aprire porte. A livello spirituale, gli insegnanti ed educatori cercano di incarnare nei loro comportamenti i valori in cui credono, non limitandosi all’insegnamento delle discipline, ma cercando di essere per i bambini guide mature, credibili ed equilibrate. Le suore presenti nell’Istituto sono un punto fermo e una continua testimonianza dei valori cristiani e dei principi fondanti la missione educativa.

In che modo la scuola coinvolge le famiglie nella vita scolastica?
La scuola, fin dal nido, coinvolge le famiglie in un confronto continuo con insegnanti, educatrici e dirigenti. Ogni giorno è possibile parlare di un bambino, senza dover aspettare i colloqui ufficiali, che, pur essendo importanti, non soddisfano completamente il bisogno di contatto tra scuola e famiglia. Vengono organizzati momenti spirituali con le famiglie, messe, incontri con conferenzieri, e anche il nostro vescovo è venuto a incontrare i genitori. Sono previsti incontri con specialisti, psicopedagogisti, medici e altre figure professionali. Si festeggiano le mamme, i papà, i nonni, coinvolgendo le famiglie in feste, cene e laboratori. Al nido e nella scuola dell’infanzia, vengono organizzati laboratori insieme ai genitori. In cantiere c’è una festa natalizia a tema anni ’60, organizzata insieme ai genitori, per raccogliere fondi a favore del reparto pediatrico dei bambini più gravi dell’ospedale Salesi. Genitori e scuola collaborano insieme anche per la recita di Natale e per l’allestimento di mercatini e pesche di beneficenza, spesso a sostegno dell’Istituto stesso.

L’inaugurazione dell’anno scolastico è sempre un momento molto bello, durante il quale si chiede la benedizione di Dio Padre su tutte le attività dell’anno. Partecipano tantissimi genitori, che prendono parte anche alle messe organizzate durante l’anno e alla festa conclusiva delle attività scolastiche.

Esistono programmi o iniziative che favoriscono la collaborazione tra scuola e famiglia?
La scuola coinvolge le famiglie rendendole consapevoli di essere i primi educatori dei loro figli. Si firma un Patto di corresponsabilità, nel quale si ribadisce che la scuola non è un’agenzia educativa a sé stante, ma che i genitori sono sempre e comunque chiamati a collaborare con essa. Il Consiglio di Istituto e le rappresentanti di classe collaborano quotidianamente con la dirigenza e le insegnanti, contribuendo al miglioramento della vita scolastica in un clima sereno, propositivo, di stima e fiducia reciproca.

L’uscita di inizio anno scolastico a Loreto, che ha coinvolto insegnanti, alunni e famiglie, come è stata vissuta?
In un clima di gioia, speranza e tante iniziative nuove, è da poco iniziato il nuovo anno scolastico nel nostro Istituto. I bambini del nido, della Sezione Primavera appena aperta e dell’infanzia si stanno ambientando in un ambiente allegro, che li vedrà crescere giorno dopo giorno con l’aiuto delle insegnanti. I bambini della primaria hanno ripreso la scuola con entusiasmo, riabbracciando le loro maestre. Quest’anno, l’Istituto ha deciso di celebrare l’inaugurazione del nuovo anno scolastico a Loreto, insieme ai genitori. Sabato 12 ottobre, alcuni autobus carichi di bambini, genitori, suore e insegnanti, tutti uniti in un clima di gioia e condivisione, si sono recati alla Santa Casa di Loreto, dove hanno partecipato a una Messa solenne. Tutti insieme, hanno pregato ai piedi della Madonna nella Santa Casa, affidando a Lei l’anno scolastico, le fragilità di ciascuno, ogni bambino e la sua famiglia. Abbiamo chiesto alla Madonna di essere vicina e di sostenerci nel difficile compito dell’educazione.

Dopo la Messa, il professor Viozzi, padre di due alunni, ha spiegato con semplicità e chiarezza la storia e le meraviglie della Basilica di Loreto, rispondendo alle curiosità di grandi e piccoli. I bambini più grandi, come piccole guide, hanno poi presentato un cartellone realizzato con l’insegnante di religione, raccontando altre curiosità su Loreto e sulla Santa Casa. La giornata si è conclusa con un pranzo allegro nelle sale vicine alla Piazza, momento di scambi e chiacchierate. È stata un’inaugurazione speciale, baciata da un sole estivo, un’occasione unica che ha visto crescere unita la nostra grande famiglia dell’Istituto Preziosissimo Sangue di Ascoli Piceno.

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