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FOTO Ripatransone, le Suore Teresiane hanno onorato Santa Teresa d’Avila con il Vescovo Palmieri

 

RIPATRANSONE – “Nel fare gli auguri a questa comunità nel giorno della sua festa, vogliamo prendere l’insegnamento di Teresa e farlo nostro. Forse avete notato che le tre Letture sottolineano come la Sapienza venga dall’alto.”

Con queste parole Mons. Gianpiero Palmieri, vescovo delle Diocesi di Ascoli Piceno e di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, in occasione della festa liturgica di Santa Teresa d’Avila, patrona delle Suore Teresiane di Ripatransone, ha presieduto ieri, martedì 15 ottobre, una solenne celebrazione presso l’Istituto di Ripatransone.

La Santa Messa, presieduta dal Vescovo Palmieri presso la Chiesa del San Pastore, è stata concelebrata da: Don Nicola Spinozzi, parroco di Ripatransone, Don Tommaso Capriotti, Don Vincenzo Catani, parroco di Castignano e Don Lorenzo Bruni, parroco di Montalto delle Marche.

Proseguendo, il Vescovo ha approfondito il messaggio della Prima Lettura: “La Sapienza è un dono di Dio, è Gesù nella potenza del suo Spirito. Il pio israelita del quale ci parla la Prima Lettura, tratto dal Libro della Sapienza, chiede a Dio quella Sapienza capace di illuminare l’esistenza e diventare stile di vita. La cerca perché è consapevole che l’uomo ha uno sguardo limitato sulle cose, mentre solo Dio vede le cose per come sono veramente.”

Mons. Palmieri ha poi richiamato l’attenzione sul Vangelo: “Gesù sottolinea che la dottrina che porta viene dall’alto, e ci ricorda: ‘Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, prendete il mio giogo sopra di voi’. Vuole farci comprendere che Lui è la Sapienza che viene dall’alto, la Parola fatta carne. Per accogliere questa Sapienza, che lo Spirito Santo ci dona, dobbiamo fare spazio dentro di noi. Santa Teresa ci invita a entrare nella stanza più intima del nostro cuore, descrivendolo come un castello fatto di tante stanze. Non basta entrare nelle stanze dei nostri pensieri e sentimenti, dove rischiamo di perderci: dobbiamo giungere alla stanza più remota, dove dimora il Re. È lì, soli con Dio, che sperimentiamo la Sapienza che viene dall’alto.”

Concludendo, Mons. Palmieri ha offerto una riflessione sulla figura di Santa Teresa d’Avila: “Vi racconto il momento della sua conversione. Teresa, allora suora molto conosciuta, viveva nel monastero dell’Incarnazione ad Avila. Molti si rivolgevano a lei per consiglio, anche persone facoltose. Tuttavia, a un certo punto della sua vita, Teresa entrò in crisi e smise di pregare personalmente, partecipando comunque alle funzioni e alla Liturgia delle Ore, ma senza più parlare ‘cuore a cuore’ con il Signore. Questo stato d’animo durò per due anni, nonostante tutti continuassero a considerarla una grande madre spirituale. Un giorno, il padre di Teresa andò da lei per chiedere di essere guidato nella preghiera. Commosso dalla sua richiesta, Teresa accettò e si sentì felice, soprattutto perché non l’aveva mai visto così attento alla preghiera. Dopo la sua morte, Teresa si rese conto che, pur avendo insegnato a suo padre a pregare, lei stessa non si dedicava alla preghiera da tempo. Era diventata una questione irrisolta tra lei e Dio. Poi, un giorno, davanti a una piccola statuina, Teresa scoppiò in lacrime e svenne. Al risveglio, il suo atteggiamento cambiò profondamente: la Sapienza divina aveva scavato dentro di lei. Decise di lasciare il monastero, scalza, insieme alle consorelle, e di dirigersi verso un rudere, il monastero di San Giuseppe. Le persone del paese, vedendole, si chiedevano il motivo di quel gesto. E lì Teresa fondò, insieme ad altre suore, la Congregazione delle Carmelitane Scalze. La Sapienza agisce così anche in noi: scava nel nostro cuore, ci fa ripartire e ci fa rinascere. A nostra volta, possiamo diventare madri e padri spirituali capaci di rigenerare gli altri.”

Suor Grace Pitogo, Madre Generale dell’Ordine Pie Convittrici della Carità – Istituto Suore Teresiane, ha dichiarato per l’occasione: “Questa è la mia prima volta che celebro la festa della nostra patrona qui in Italia. Sono veramente grata a Dio per tutti i benefici che ci ha donato e che continua a concedere alla mia famiglia religiosa. Il mio cuore non smette di lodare Dio per averci dato come madre e maestra di vita Santa Teresa d’Avila. La Santa Messa di questa mattina è stata molto solenne, impreziosita dalla presenza e dalle parole del nostro Vescovo Gianpiero, che ci ha ricordato: ‘Dobbiamo cercare Dio sempre nel profondo del nostro cuore’, come ha fatto e ci insegna Santa Teresa d’Avila. Un ringraziamento speciale va anche ai quattro sacerdoti, don Nicola, don Vincenzo, don Tommaso e don Lorenzo, che hanno concelebrato la Messa. Siamo stati lieti e grati per la celebrazione, e anche il popolo era felice di festeggiare con noi, creando un autentico clima di festa.”

Al termine della celebrazione tutti i presenti hanno vissuto una bella colazione offerta dalle Suore Teresiane.