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San Benedetto, la comunità di Sant’Antonio ha salutato padre Ionut Totu in partenza per Venafro (Molise)

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Voglio pregare in questa Eucaristia per ringraziare per tutti i momenti vissuti insieme». – Si è aperta con queste parole di padre Ionuț Totu la Celebrazione Eucaristica delle ore 18:00 di Sabato 19 Ottobre 2024, da lui presieduta presso la chiesa Sant’Antonio di Padova in San Benedetto del Tronto, durante la quale il frate ha salutato la comunità prima di partire per Venafro, la nuova località a cui è stato destinato.

La Santa Messa, concelebrata dal vescovo Basile Tapsoba e da tutto il numeroso popolo di Dio convenuto, è stata impreziosita dal canto dei cori riuniti del Rinnovamento nello Spirito, della Milizia dell’Immacolata, Perfetta Letizia e del coro parrocchiale che anima la Messa delle ore 10:00, tutti accompagnati alle chitarre dai Maestri Leonardo Barelli, Luigi De Luca e Valerio Gasparroni.

Durante l’omelia, padre Ionuț, prendendo spunto dal brano del Vangelo del giorno (Mc 10,35-45) e commentandolo, ha lasciato alla comunità il suo appello affinché sia solerte nel servire, sempre in maniera disinteressata e mai in competizione: «Il Vangelo oggi ci presenta due fratelli che chiedono di essere i primi, i più importanti fra tutti gli altri. Gli apostoli restano indignati di fronte a tale richiesta. Nessuno ha ancora capito ciò che Gesù insegna, ciò che Gesù è venuto a portare nel mondo. Ascoltando questi due discepoli, possiamo metterci anche noi  nei loro panni e  chiederci veramente che cosa vogliamo dal Signore, cosa vogliamo nella nostra vita. Magari anche noi, con un po’ di presunzione, ci troviamo a dire: “Signore, anch’io merito quei posti che i tuoi discepoli chiedono a Gesù“. Gesù invece chiede agli apostoli e chiede anche a noi oggi di dare la vita per i fratelli: in questo sta la vera gloria. Il Regno di Dio, quindi, inizia in questo mondo! Quando noi serviamo, quando noi mettiamo l’altro al primo posto nella nostra vita, allora viviamo il Regno di Dio e la grammatica di Dio. Ma noi a volte siamo tutti analfabeti, come i discepoli: vogliamo primeggiare, vogliamo essere visti bene dagli altri, vogliamo stare al di sopra degli altri. Gesù ci dice: “Tra di voi non sia così!”. Ecco allora l’invito  per noi, per la nostra vita futura: non essere persone che vedono un interesse nel partecipare all’Eucaristia e nel fare parte della comunità cristiana, bensì essere servitori.  Gesù invita anche a noi oggi a portare la buona notizia del Vangelo, servendo i più poveri, condividendo la vita con loro, donandola pienamente, senza nulla aspettarsi, non pretendendo i riflettori, non pretendendo di essere messi al di sopra degli altri. È questa l’immagine di una Chiesa bella che Gesù ci propone oggi. È questa l’immagine della comunità cristiana che Gesù vuole. È questo il desiderio di Dio per noi: essere al servizio degli altri. Chiediamo allora di riuscire a mettere in pratica ciò che Gesù dice: “Tra di voi non sia così!”, ovvero “Tra di voi non sia che uno vuole essere più importante dell’altro!“. Cari fratelli e sorelle, affidiamoci dunque al Signore e chiediamo  che il Vangelo sia per noi una luce, una guida per la nostra vita, sia come persone sia come famiglie sia come comunità».

Al termine dei riti di Comunione, il parroco padre Massimo Massimi ha preso la parola per esprimere il suo sentito ringraziamento al giovane frate, a nome di tutta la comunità: «C’è un canto francescano che dice “Jubilate Deo, omnis terra, servite Domino in laetitia!“. Ecco: questo è stato per noi padre Ionuț! La prima caratteristica che abbiamo conosciuto di lui è stata la letizia, perché è stato in mezzo a noi con molta giovialità. Poi è stato un prete popolare, nel senso che è stato in mezzo al popolo, a tutti i ragazzi e i giovani: con loro ha giocato, cantato, ballato, riso, scherzato. Poi è stato un prete che ha servito tutti, anche gli anziani e i malati, e lo ha fatto sempre con grande disponibilità. Per la nostra comunità padre Ionuț è stato una risorsa grandissima! Certamente tutti i saluti – e quindi anche questo – hanno sempre un gusto dolce e amaro: dolce, perché ci permette di ripensare a tutti i momenti belli vissuti insieme; amaro, perché sappiamo che non sarà più con noi. Però ci stiamo già organizzando per andare a trovarlo e anche lui verrà a trovarci».
Poi, scherzando, ha il parroco ha aggiunto: «Certamente, per sostituire un prete così ce ne vorrebbero tre! Per ora ce ne hanno dato uno, che vi presenteremo prossimamente. Oggi intanto ringraziamo padre Ionuț per la sua presenza, per il suo servizio e anche per essere stato francescano ed aver vissuto con noi in fraternità, condividendo la quotidianità sempre in armonia»

Padre Ionuț, con gli occhi colmi di lacrime e la voce rotta dalla commozione, ha detto: «Grazie a voi, perché mi avete fatto vivere questa letizia stando con voi! Quando mi furono proposte Roma, Pisa e San Benedetto del Tronto, scelsi questa bellissima località senza esitazioni. Oggi posso dire di aver fatto la scelta migliore. Ringrazio il Signore per avermi dato questa grandissima opportunità di crescita. Per me è stata prima esperienza di parrocchia e quindi la porterò con me per tutta la vita. Partendo da qui lascerò un pezzo di cuore, quindi ogni tanto tornerò a riprendermelo! E nel pezzo che mi rimane, ci siete tutti voi, quindi vi porterò sempre nelle mie preghiere!».

Al termine della Messa, la comunità ha organizzato, nell’oratorio parrocchiale, un momento di convivialità e di festa per salutare padre Ionuț, il quale ha ricevuto anche numerosi doni da parte dei fedeli.

Monica Avaltroni ed Alessia Giovetti, della Comunità Francescana delle Sorelle consacrate, dichiarano: «Con padre  Ionuț, come con tutti i frati di Sant’Antonio, abbiamo innanzitutto condiviso la vita fraterna come sorelle consacrate. Sì è mostrato sempre disponibile e gioioso. Molte sono state le esperienze significative progettate, condivise e vissute insieme, soprattutto per gli adolescenti e per i giovani. Ci dispiace quindi che ora le nostre strade si separino, ma siamo coscienti che nella nostra vita siamo chiamati a lasciare per continue nuove missioni. Per questo auguriamo al nostro fratello padre Ionuț ogni Bene e una vita feconda in Gesù!».

Particolarmente commosso anche il saluto dei giovani della comunità che hanno conosciuto da vicino padre Ionuț e  hanno condiviso con lui numerose esperienze.
Laura Gaetani racconta: «Ci sono tantissimi momenti vissuti insieme di cui potrei parlare. In particolare mi vengono in mente i campi scuola e le serate trascorse insieme per stare in compagnia. Quella di padre Ionuț è stata una presenza importante, perché sapeva stare veramente con tutti: dai bambini a noi ragazzi, dagli adulti agli anziani, dalle persone in difficoltà a quelle felici. La sua presenza è stata sempre una ventata di gioia e spensieratezza che ci faceva stare bene. Ci ha accompagnato in un percorso spirituale, ma anche di vita, quindi ha lasciato il segno e ci mancherà molto».
Matteo Capriotti dichiara: «Mi dispiace moltissimo che padre  Ionuț debba andare via, perché gli sono molto affezionato: è grazie a lui, infatti, che ho ripreso quel percorso di fede che, dopo la prima Comunione, avevo lasciato. Per me e per gli altri ragazzi del gruppo non è stato solo un prete, ma anche un amico. Ci mancherà moltissimo!».
Chiara Andreoni afferma: «A Luglio abbiamo fatto un campo scuola insieme e nell’aria aleggiava l’idea che sarebbe stato l’ultimo, quindi noi animatori abbiamo trascorso più serate con lui. Il bello di padre Ionuț è che riesce a trovare sempre il giusto equilibrio tra la parte spirituale e la parte giocosa. Con lui il Vangelo è sempre una proposta e mai un’imposizione. È stato bello averlo vicino ed aver condiviso con lui tante esperienze. Ci mancherà veramente tanto!».

 

 

 

 

 

Carletta Di Blasio: