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Ascoli Piceno, il dramma dei precari: “Storie di lavoratori e incertezze, il nostro impegno è per un lavoro stabile e sicuro”

Leggi l’articolo della prima giornata: I fantasmi del lavoro. Giorgio Rocchi: “Gli effetti del caporalato ci sono, ma non si vedono”, Don Giuseppe Capecci: “Assistiamo al drammatico fenomeno della spersonalizzazione del lavoro”

ASCOLI PICENO – “Pfizer non ha tradotto i grandissimi guadagni legati alla produzione dei vaccini durante la pandemia, contrassegnate da un grande ricorso allo staff leasing, in stabilizzazione dei lavoratori. Questa è una grande responsabilità sociale”. Così Daniela Piras, segretaria generale della Uiltec nel secondo giorno della Carovana Uil che si è tenuta oggi in piazza Arringo ad Ascoli.

Un intervento preceduto dalla lettera di un 50enne precario che ha raccontato la sua storia di lavoratore senza certezze e con un figlio da mantenere.

La due giorni, avviata dal segretario generale Pierpaolo Bombardieri, è proseguita con incontri e dibattiti su precariato, staff leasing, lavoro intermittente, nero, prospettive per i giovani e gap generazionale. “Denunciamo che purtroppo ancora oggi per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro non ci sono certezze. No al lavoro precario e ai lavoratori fantasma, un messaggio che lanciamo da Ascoli, prima tappa del tour, alle piazze di tutta Italia. Il nostro impegno è per un lavoro stabile, sicuro e ben retribuito attraverso l’applicazione dei contratti di riferimento” ha detto Emanuele Ronzoni, segretario organizzativo della Uil nazionale. Gli studenti dell’Istituto Tecnico Agrario “Celso Ulpiani” hanno preso parte, tra consigli, ‘dritte’ su come redigere un curriculum o su come prepararsi in vista di un colloquio di lavoro, ai panel dedicati all’istruzione, formazione e specializzazione tenuti dall’Enfap, ente di formazione professionale, e dalla Uil Artigianato, per la quale era presente il responsabile nazionale, Mauro Sasso. Al dibattito ha preso parte anche l’assessore regionale Andrea Maria Antonini. Precarietà che non risparmia neanche il settore pubblico con lo Stato che tiene sospeso, secondo i dati Inps, quasi un lavoratore su cinque (18,7%) con il record negativo che riguarda la scuola: nella nostra regione un terzo dei dipendenti non ha un contratto a tempo indeterminato. Solo quest’anno la scuola marchigiana conta 5.500 precari. Tutti aspetti affrontati dall’assemblea congiunta dei delegati rsu con gli interventi di Rita Longobardi, Giuseppe D’Aprile, Sandro Colombi e Attilio Bombardieri, rispettivamente segretari generali nazionali di Uil Fpl, Uil Scuola, Uilpa e Uil Rua e dai loro omologhi regionali Marcello Evangelista, Antonio Spaziano, Paolo Santaniello e Piero Polidori.

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