Dal 28 ottobre al 7 novembre 2024, la Pontificia Università della Santa Croce, in collaborazione con l’Istituto Universitario Isaac Abarbanel di Buenos Aires, organizza un corso di studi e dialogo sul Decalogo, aperto agli studenti di tutte le università pontificie.
L’iniziativa, intitolata One Revelation and Two Traditions: The Decalogue and Its Jewish and Christian Readings, offrirà un’analisi approfondita del testo biblico da prospettive ebraiche e cristiane, con l’obiettivo di favorire il dialogo tra le due tradizioni e la cultura contemporanea.
Il Decalogo, uno dei pilastri delle Scritture, ha influenzato la morale, la spiritualità e la teologia sia della tradizione ebraica che di quella cristiana, e sarà il fulcro di un confronto arricchito dalle riflessioni di docenti provenienti da Italia, Argentina e Terra Santa, sia di fede ebraica che cristiana. Le lezioni, in lingua inglese, si terranno presso la sede dell’Università. Tra i relatori, Ariel Stofenmacher che presenterà l’interpretazione ebraica della Bibbia, fornendo un quadro storico e culturale essenziale per comprendere il contesto di nascita del Decalogo. Seguirà Silvina Chemen con una riflessione sull’Esodo e l’incontro tra il popolo ebraico e Dio, mentre Iranzu Galdeano mostrerà il significato della Pentecoste per il cristianesimo e il suo legame con i Dieci Comandamenti. Filippo Serafini analizzerà la struttura del Decalogo, spiegando la divisione in due tavole e i principi fondamentali in esse contenuti. Stephen Metzger condurrà una visita virtuale alla Biblioteca Vaticana, illustrandone i tesori storici, mentre Jaime Moya discuterà l’influenza del Decalogo sulla morale cristiana. Filippo Belli approfondirà il dialogo tra Israele, la sua Legge e il Vangelo, e Joseph Levy esplorerà l’accoglienza della Legge da parte del popolo ebraico. Infine, Giulio Michelini rifletterà sul rapporto tra Gesù e il Decalogo nel Vangelo di Matteo, e Adolfo Roitman offrirà una panoramica sul contesto intertestamentario e rabbinico in cui il Decalogo è stato rielaborato nel corso dei secoli.
Tra gli appuntamenti la visita alla Sinagoga di Roma e al Museo Ebraico, il 1 novembre con la possibilità di partecipare alle preghiere dello Shabbat e alla cena nel ghetto ebraico. Inoltre il 7 novembre, alle ore 15 presso l’Aula Magna Giovanni Paolo II, si terrà una Sessione aperta al pubblico dal titolo Early Christianity in the Light of the Dead Sea Scrolls con interventi di Adolfo D. Roitman, professore di Storia all’Università di Buenos Aires e Curatore Emerito del Museo d’Israele e Joseph Sievers, insegnante di Storia e Letteratura ebraica del periodo ellenistico presso il Pontificio Istituto Biblico e scrittore, che si confronteranno sul contributo che i manoscritti di Qumran hanno dato alla nostra conoscenza del mondo di Gesù e dei suoi primi discepoli.