Simone Matteis
(Strasburgo) Al collettivo Lost in Europe la quarta edizione del prestigioso riconoscimento promosso dal Parlamento europeo per ricordare la giornalista uccisa nel 2018 e per sostenere concretamente i lavori d’inchiesta. “La libertà di stampa è un bene essenziale per la democrazia”, ha ribadito la presidente Roberta Metsola, ricordando Daphne Caruana Galizia come un esempio per tutta Europa.
Dopo mesi di lavoro su oltre trecento lavori e una selezione di tredici finalisti, mercoledì 23 ottobre la giuria del Premio “Daphne Caruana Galizia” per il giornalismo ha decretato il vincitore. Anzi, è il caso di dire i vincitori: sì perché ad aggiudicarsi la quarta edizione del riconoscimento è stato Lost in Europe, un progetto giornalistico transfrontaliero che riunisce reporter e media da ogni angolo d’Europa, compresa l’Italia.
A ritirare il premio è Geesje van Haren, una delle fondatrici del progetto, che – visibilmente emozionata – sottolinea il merito di tutto il suo team per un’inchiesta su un tema delicatissimo come quello dei minori stranieri non accompagnati che scompaiono, letteralmente, dai sistemi d’accoglienza in tutta Europa. Persi, appunto, da cui il termine “lost” che descrive oggettivamente la condizione di migliaia di bambini ma che ha anche la forza dirompente di gettare un ponte umano verso queste vite che finiscono nel dimenticatoio.
I numeri parlano di almeno 51.433 minori stranieri non accompagnati che hanno fatto perdere le proprie tracce appena arrivati in Europa, nel periodo compreso tra il 2021 e il 2023.Nel biennio 2018-2020, quello in cui Lost in Europe ha cominciato il monitoraggio, i bambini scomparsi erano circa 18mila. Tanti, tantissimi, ma quasi un terzo rispetto alla cifra enorme che il fenomeno ha raggiunto oggi. In un’Europa in cui l’emergenza migratoria è quanto mai attuale, premiare un lavoro d’inchiesta sui minori non accompagnati fornisce un gancio importante per tenere alta l’attenzione sui sistemi di accoglienza che, proprio nei confronti dei più piccoli, dovrebbero mettere in campo risorse e strumenti adeguati ma che troppo spesso finiscono per essere quasi del tutto assenti.
Audio Player
photosmash_disabled-mediaelement”>
photosmash_disabled-layers”>
photosmash_disabled-controls”>
photosmash_disabled-button mejs-playpause-button mejs-play”>
photosmash_disabled-time mejs-currenttime-container” role=”timer” aria-live=”off”>00:00
photosmash_disabled-time-rail”>
photosmash_disabled-time mejs-duration-container”>00:00
photosmash_disabled-button mejs-volume-button mejs-mute”>
0 commenti