Gianni Borsa
“Non si è santi a partire dalle proprie qualità, non esiste il cromosoma della santità. Si è santi nella misura in cui ci lasciamo raggiungere dalla parola di Gesù, dalla sua croce, dalla sua grazia”: lo dice don Stefano Guidi, direttore della Fom, la Fondazione diocesana degli oratori milanesi. Nel suo “quartier generale” si sta predisponendo tutto per la ormai tradizionale “Notte dei Santi” del 31 ottobre. Non un’alternativa – come è stato spiegato più volte – ad Halloween, ma una proposta spirituale e vocazionale forte, indirizzata in particolare agli adolescenti.
Quest’anno al centro della serata viene proposta la figura del beato Carlo Acutis (1991-2006), il giovane milanese morto prematuramente che sarà canonizzato il prossimo anno durante il Giubileo. I partecipanti ripercorreranno alcuni luoghi che frequentava: la scuola elementare e media delle Suore Marcelline, il liceo Leone XIII dei gesuiti, fino alla parrocchia di Santa Maria Segreta dove ogni giorno partecipava alla messa e incontrava Gesù nell’Eucarestia.
Un coetaneo. “I nostri preadolescenti e adolescenti non vedono in Carlo Acutis immediatamente un santo. Vedono un loro coetaneo, vestito come loro, simile a loro nell’aspetto – spiega don Guidi –. Questa immedesimazione spontanea chiede di essere elaborata e approfondita. Per aiutare i nostri ragazzi a capire che la fede non è una esperienza superata e che i santi non sono personaggi della mitologia, ma uomini e donne e giovani di oggi”.
Vangelo e quotidianità. Sulla Notte dei Santi il direttore Fom afferma: “È una proposta di animazione della diocesi rivolta agli adolescenti per aiutarli a capire e ad entrare nell’esperienza della santità cristiana. Nel concreto, si configura come un cammino attraverso la città di Milano.Ogni tappa è caratterizzata da riflessioni o da testimonianze che vorrebbero introdurre i ragazzi a cercare un significato più alto, e direi anche ‘altro’, rispetto alla loro quotidianità.Cercando però, nello stesso tempo, di non dimenticare che la santità cristiana non può prescindere dalla quotidianità, perché ha a che fare con il nostro vissuto personale, con la nostra disponibilità a farci raggiungere dalla parola del Vangelo”.
Oltre i pregiudizi. Da tempo gli oratori ambrosiani stanno proponendo la figura di Carlo Acutis, “perché i ragazzi e gli adolescenti vedono in lui anzitutto un coetaneo, non soltanto dal punto di vista anagrafico, ma dal punto di vista culturale”. La Fom, “nell’ambito delle sue responsabilità relative all’oratorio e alla pastorale giovanile, sta cercando di richiamare l’attenzione di tutta la diocesi sulla spiritualità di Carlo, sgomberando il campo da alcuni pregiudizi di chi si chiede cosa ha fatto in fondo questo ragazzo…».
Movimento di preghiera. Don Guidi aggiunge: “In questi ultimi anni si è creato un movimento di preghiera veramente impressionante intorno ad Acutis. Un movimento che si genera da sé, che non si giustifica in ragione dell’impegno delle ‘sue’ città, Milano e Assisi, dove è sepolto, o dei testimoni più o meno vicini all’ambito familiare di Carlo che parlano di lui. Personalmente, e non lo dico per dovere d’ufficio, io trovo davvero intrigante la storia di questo ragazzo che ha qualcosa da dirci, in qualche modo sembra scuoterci, sembra risvegliarci e incoraggiarci”.
“Kit” per la santità. La serata del 31 ottobre toccherà dunque alcuni dei luoghi vissuti e amati da Carlo. Come si diceva, l’Istituto Marcelline, “dove Carlo ha frequentato le scuole elementari e le scuole medie”, il Leone XIII, “dove incontreremo uno dei suoi insegnanti che ci parlerà di lui.Infine – conclude don Guidi – termineremo il nostro itinerario nella sua parrocchia, Santa Maria Segreta, dove Carlo entrava quotidianamente per pregare e ricevere l’Eucarestia.Qui incontreremo l’arcivescovo e alcuni dei vescovi ausiliari di Milano che si alterneranno a dialogare con gli adolescenti sull’importanza di costruire un ‘kit’ per la santità”.
Il programma. La sera di giovedì 31 ottobre, vigilia della solennità di Tutti i Santi, tra le 18 e le 23.30, la Fom propone dunque la “Notte dei Santi”. In vista della sua canonizzazione, annunciata da Papa Francesco e prevista per il Giubileo del 2025, gli adolescenti che aderiranno all’iniziativa – perlopiù ragazzi tra i 14 e i 16 anni – percorreranno i luoghi che Carlo Acutis frequentava. La serata culminerà con l’incontro e il dialogo con l’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini. Divisi in gruppi, con partenze scaglionate fra le ore 18 e le ore 20.30, gli adolescenti – ne sono attesi circa 1.500 – si incontreranno in largo Cairoli per poi dirigersi nelle tre scuole che il beato Carlo Acutis ha frequentato: il Collegio San Carlo, l’Istituto Marcelline Tommaseo e il Leone XIII. In particolare, il Leone XIII aprirà le sue porte per permettere agli adolescenti di visitare l’aula dove Carlo studiava nel suo ultimo anno di vita. Gli adolescenti incontreranno due testimoni che hanno conosciuto personalmente Carlo: al Leone XIII il professor Fabrizio Zaggia, insegnante di religione, e all’Istituto Marcelline suor Monica Ceroni, che era preside negli anni in cui Carlo ha frequentato le elementari e le medie. L’ultima tappa dell’itinerario sarà nella parrocchia di Santa Maria Segreta (piazza Nicolò Tommaseo) dove l’arcivescovo e i vescovi ausiliari si alterneranno per pregare e dialogare con gli adolescenti.