“C’è modo e modo di ricordare le persone e le cose. Si possono ricordare i torti, ricordare i conti in sospeso, ricordare gli amici e gli avversari”.
Lo ha detto il Papa, nell’omelia della messa presieduta nella basilica di San Pietro in suffragio dei 123 cardinali e vescovi morti nel corso dell’anno.
“Come stanno le persone nel nostro cuore? Come facciamo memoria di chi ci passa accanto lungo le vicende della vita? Giudico, divido o accolgo?”, le domande esigenti di Francesco, secondo il quale “la memoria del Signore custodisce l’intera storia: egli ne è il giudice compassionevole e ricco di misericordia”.
“La memoria del Signore custodisce l’intera storia: egli ne è il giudice compassionevole e ricco di misericordia”, ha proseguito il Papa. “Il Signore è vicino, compassionevole e misericordioso”, ha aggiunto a braccio: ” io sono vicino alla gente, sono compassionevole, sono misericordioso?”. “Preghiamo per i cardinali e i vescovi defunti negli ultimi dodici mesi”, l’invito finale: “Oggi il nostro ricordo si fa suffragio per questi nostri fratelli. Membra elette del popolo di Dio, sono stati battezzati nella morte di Cristo, per risorgere con lui. Sono stati pastori e modelli del gregge del Signore: possano ora sedere alla sua mensa, dopo aver spezzato in terra il Pane della vita. Hanno amato la Chiesa, ognuno nel suo modo: preghiamo perché possano godere in eterno la compagnia dei santi. Attendiamo, con ferma speranza, di gioire con loro nel Paradiso”.
“Gesù, ricordati di noi!”, ha concluso il Papa, esortando i presenti a ripetere tale supplica insieme a lui per tre volte.
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