SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA – «È Gesù stesso il povero in spirito che è stato nel pianto, mite, per fare la cosa giusta con misericordia e purezza di cuore, operando la pace nonostante la persecuzione».
È con queste parole che don Marco Claudio Di Giosia, parroco della Chiesa di San Giuseppe in Paolantonio di Sant’Egidio alla Vibrata, presenta gli esercizi spirituali sul tema delle beatitudini, che si svolgeranno nel mese di Novembre 2024 e che sono rivolti a tutta la comunità santegidiese e anche alle comunità delle zone limitrofe. Gli incontri si terranno ogni Venerdì alle ore 21:00, a partire dall’ 8 Novembre e per quattro settimane consecutive (l’8, il 15, il 22 e il 29 Novembre).
Lo abbiamo incontrato per saperne di più.

Da molti anni la parrocchia di San Giuseppe in Paolantonio, specie in Avvento ed in Quaresima, offre gli Esercizi Spirituali per giovani ed adulti. Come è nata questa tradizione?
«Proprio dieci anni fa, nel 2014, iniziammo “Le Dieci Parole”, un percorso di fede di don Fabio Rosini che io avevo conosciuto personalmente nel 1998 a Hong Kong, presso il Seminario Redemptoris Mater. Ebbi occasione di rivederlo proprio nel 2014 e ad Ottobre venne a trovarmi a Paolantonio. Gli mostrai gli schemi degli incontri che facevo per i giovani e gli adulti sui “7 Vizi Capitali” e gli insegnamenti fondamentali sul Cristianesimo ispirati agli scritti di don Luigi Giussani. Mi disse testualmente: “Sei naturalmente portato ad esercitare il “munus docenti” e, visto che glielo avevo chiesto, mi concesse di fare “Le Dieci Parole”».

Come andarono “Le Dieci Parole” e come proseguì l’esperienza?
«Ascoltarono “Le Dieci Parole” circa 200 persone, fra giovani e adulti. Eravamo un gruppo preesistente che avevamo chiamato “Movimento in Direzione Cristiana”, il cui nome è ispirato ad uno scritto di Benedetto XVI, il quale sosteneva che la Fede indica alla vita la direzione decisiva: Cristo! Successivamente proseguimmo con il percorso de “I Sette Segni”, sempre di don Fabio Rosini, che aveva durata triennale. L’anno de “Le Dicei Parole” ed i 3 anni de “I Sette Segni” formarono tantissimi catechisti di Parrocchie vicine, che ancora oggi compiono un fruttuoso servizio nelle loro comunità. Molti giovani di allora stanno formando famiglie cristiane. Quindi, ogni anno, ci ritroviamo agli Esercizi spirituali per sostenere la nostra vita di fede.
“Le Dieci Parole” e “I 7 Segni”, che stanno facendo tanto del bene in Italia e nel mondo, mi hanno aiutato anche personalmente sia come cristiano sia come presbitero della Chiesa. Predicare la Parola, infatti, apre l’orecchio alla Fede e posso testimoniare che il Presbitero che annuncia la Parola è il primo ad ascoltare lo Spirito che si manifesta con la propria stessa voce. È un’esperienza particolare. Inoltre ha affinato in me, sia l’arte della predicazione, sia l’arte della scrittura di altri esercizi spirituali che poi ho offerto al gruppo del Movimento ed a tutti i fedeli che sono venuti ad ascoltarli. Alcuni percorsi come: “Emmaus: quattro passi con il Signore” ed altri come “Giona. Ovvero: quando il profeta si arrabbia con Dio perché è troppo misericordioso” li ho ripetuti anche ai diaconi della Diocesi con i quali, da allora, ho legato una bella amicizia».

Quale sarà il tema degli esercizi spirituali di quest’anno e perché?
«Gli esercizi spirituali di quest’anno saranno dedicati alle beatitudini. Ho scelto questo tema per vari motivi. Innanzitutto, proprio il 1° Novembre, festa di “Tutti i Santi”, la liturgia presenta il Vangelo delle beatitudini ed è bene approfondire queste sconcertanti parole di Gesù. In secondo luogo, a distanza di dieci anni dall’aver predicato “Le Dieci Parole”, volevo proporre “Le Beatitudini” per annunciare quanto ho scritto anche nella locandina, ovvero che Gesù è il nuovo Mosè: Mosè sale sul Sinai per ricevere il Decalogo; anche Gesù sale sul monte per proclamare le beatitudini, ma non tanto come legge per gli uomini, bensì come rivelazione del suo Amore per noi. È Gesù stesso, infatti, il povero in spirito che è stato nel pianto. Mite, per fare la cosa giusta con misericordia e purezza di cuore, operando la pace, nonostante la persecuzione».

Tornerà a predicare “Le Dieci Parole” di don Fabio Rosini?
«Penso che “Le Beatitudini” chiudano il cerchio e che presto si possa ricominciare con “Le Dieci Parole”, visto che tanta gente, anche da fuori provincia, mi chiede di poterle ascoltare».

Vuole rivolgere un invito ai nostri lettori?
«Con piacere! Invito tutti i lettori a partecipare ai nostri incontri che si terranno per quattro Venerdì di seguito. Inizieremo Venerdì 8 Novembre. E poiché le beatitudini sono espressioni dell’Amore di Gesù per noi, alla fine trovo giusto che sia la Benedizione Eucaristica, cioè la sua Presenza Reale, a suggellare l’incontro con Lui. Vi aspettiamo!».

 

 

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