COMUNANZA – L’Unione Montana Valtronto e Valfluvione nel Consiglio dei sindaci di ieri, 13 Novembre, lancia un grido d’allarme per il futuro dello stabilimento Beko di Comunanza. I recenti annunci aziendali, che vedono l’impianto operare al 53% della sua capacità produttiva e registrare una perdita del 6% a livello nazionale, gettano un’ombra preoccupante sull’occupazione e sull’economia di un vasto territorio.

“Non possiamo permetterci di perdere un’azienda che da oltre 50 anni rappresenta un pilastro fondamentale per le nostre comunità”, dichiara Giuseppe Amici, Presidente dell’Unione Montana. “Lo stabilimento Beko di Comunanza è molto più di una fabbrica: è un motore di sviluppo, un generatore di occupazione e un punto di riferimento per l’intero territorio. Chiediamo con forza alle istituzioni regionali e nazionali di intervenire con urgenza per scongiurare la chiusura e garantire un futuro sostenibile a questo importante polo produttivo.”

Un patrimonio da tutelare
Lo stabilimento Beko di Comunanza impiega oltre 332 lavoratori e genera un indotto economico significativo per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata. La sua chiusura avrebbe ripercussioni devastanti sull’occupazione, sui servizi e sulla qualità della vita di migliaia di persone.

“Nonostante le difficoltà, lo stabilimento di Comunanza possiede un potenziale enorme”, continua Amici. “Le maestranze sono altamente qualificate e l’impianto è dotato di tecnologie all’avanguardia. Con gli investimenti giusti, questo stabilimento può tornare a essere competitivo e a crescere, offrendo nuove opportunità di sviluppo per tutto il territorio.”

L’appello alle istituzioni

L’Unione Montana rivolge un appello accorato alle istituzioni regionali e nazionali, nonché alla Struttura Commissariale Sisma, affinché si attivino immediatamente per:

  • Tutelare i livelli occupazionali: Mettere in campo misure di sostegno all’occupazione e alla formazione
  • Favorire nuovi investimenti: Incentivare gli investimenti pubblici e privati per ammodernare l’impianto e sviluppare nuovi prodotti.
  • Promuovere la collaborazione tra istituzioni, imprese e sindacati: Creare un tavolo di confronto permanente per trovare soluzioni condivise e

“Chiediamo a tutti i soggetti coinvolti di fare la loro parte per salvare lo stabilimento Beko di Comunanza”, conclude Amici. “Il futuro del nostro territorio è in gioco, così si sono espressi i Sindaci dell’Unione Montana Tronto e Valfluvione.”

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