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A Grottammare il convegno sull’IA, Padre Natale Brescianini: “Partire dalla dimensione del silenzio, per riconnettersi con noi stessi”

GROTTAMMARE – L’interazione tra gli uomini e l’Intelligenza Artificiale è solo agli inizi, e spetta alla componente umana saper utilizzare al meglio le opportunità che l’IA offre. Questo scenario, valido nella vita quotidiana e ancor più per imprenditori e aziende, è emerso dall’edizione 2024 di Expandere, organizzata a Grottammare dalla Compagnia delle Opere Marche Sud, con il contributo della Camera di Commercio delle Marche.

«Si è trattato – ha ricordato il Direttore della Compagnia delle Opere Marche Sud, Massimiliano Di Paolo – dell’evento conclusivo di un anno dedicato in maniera specifica all’Intelligenza Artificiale, a quanto i nostri imprenditori e le nostre aziende siano informati e pronti a utilizzarla. Vogliamo, per il bene del nostro tessuto socio-economico, che si condividano esperienze e conoscenze, perché questo tema deve entrare nelle dinamiche delle imprese. Per questo, abbiamo sviluppato la giornata affrontando laboratori tematici, ognuno dei quali trattava un grande argomento con cinque esperti. Naturalmente, c’è stato tempo per il networking, perché è nella natura di Expandere, un format di Cdo Marche Sud che torna dopo cinque anni. Credo che i partecipanti abbiano iniziato a capire che l’Intelligenza Artificiale avrà un impatto sulla vita e sul lavoro di ciascuno di noi. Dunque, c’è bisogno di consapevolezza, senza credere che l’IA sia la soluzione di ogni problema imprenditoriale o, al contrario, pensare che sia un elemento assolutamente negativo. Ringrazio, per il successo dell’iniziativa, tutto il gruppo di lavoro di Cdo Marche Sud, gli amici delle altre Cdo che hanno partecipato e il Presidente della Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini, per il consueto sostegno».

Artificial Intelligence & Human Relations, questo il tema generale di Expandere 2024, è stato introdotto da una conversazione imprenditoriale con la Responsabile Comunicazione di Magazzini Gabrielli SpA, Barbara Gabrielli.

«Da centotrent’anni – ha sottolineato la dottoressa Gabrielli – la crescita dell’azienda, nelle cinque regioni in cui opera, si basa su alcuni valori fondamentali, come il rispetto dei territori e la valorizzazione delle eccellenze, che fanno riferimento alla centralità delle persone. Da oltre dieci anni redigiamo il Bilancio Sociale, dove riportiamo ciò che facciamo per il nostro territorio e per quella che considero la “comunità Gabrielli”, composta dai nostri clienti e collaboratori. I due asset fondamentali, a mio avviso, sono concatenati e riguardano la formazione, essenziale per far crescere la cultura d’impresa. Dieci anni fa, ho avviato volutamente il percorso del Bilancio Sociale per introdurre i concetti Esg nella cultura d’impresa della mia azienda. Questo strumento ha rappresentato un importante grimaldello per far crescere la consapevolezza della funzione dell’azienda a 360 gradi. L’essere parte integrante del territorio si traduce, per noi, in collaborazioni consolidate con Fondazioni Banco Alimentare Onlus, Ospedale Salesi Ets, AIRC e le principali associazioni territoriali che si occupano del sociale».

I cinque laboratori organizzati hanno approfondito temi rilevanti:

  1. «L’alleanza con le persone e il nuovo approccio al lavoro che cambia», condotto da Michela Cortini, professoressa ordinaria di Psicologia del lavoro e delle organizzazioni (Università di Chieti);
  2. «Lavoro e intelligenza artificiale: esperienze e applicazioni», con Emanuele Frontoni, professore ordinario di Informatica (Università di Macerata);
  3. «Innovazione e Tecnologia per Vendere meglio», guidato da Silvio Cardinali, professore associato di Marketing e Sales Management (Università Politecnica delle Marche);
  4. «Il valore della nostra realtà: persone connesse con sé stesse e capaci di relazioni generative», con Padre Natale Brescianini, coach e monaco benedettino;
  5. «Intelligenza artificiale, persone e organizzazioni: quale futuro?», condotto da Massimiliano Colombi, sociologo Nomisma.

La professoressa Michela Cortini ha spiegato: «Abbiamo affrontato temi come l’identificazione organizzativa e la giustizia percepita, mostrando quanto siano cruciali per il benessere e la performance organizzativi, elementi che aiutano a contenere i tassi di turnover».

Il sociologo Massimiliano Colombi ha aggiunto: «Ci siamo interrogati su come passare dalla retorica alla pratica nell’integrazione tra IA e organizzazioni, esplorando le opportunità per ampliare partecipazione e corresponsabilità».

“La sintesi del mio laboratorio – sottolinea Padre Natale Brescianini – è che dobbiamo essere persone generative e non estrattive: queste ultime sfruttano la situazione ma non lasciano “terreno fertile” come le prime. Ed è proprio nell’approccio alla tecnologia che dobbiamo capire cosa ci rende umani, generativi. La risposta è: l’imperfezione, noi siamo fallibili perché fragili. Per prenderci cura di noi stessi e degli altri, in un mondo che anche grazie all’Intelligenza Artificiale ci dà molte risposte, diventa importante porsi le giuste domande. Il rapporto tra Uomo e Intelligenza Artificiale non toglie nulla alla necessità di avere, nelle nostre aziende, meno persone “al centro” e più “persone centrate”. E si potrebbe partire dalla dimensione del silenzio, per riconnettersi con noi stessi. Il silenzio porta alla riscoperta di uno spazio generativo tutto nostro”.

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