(Foto Calvarese/SIR)

“Gratitudine per la sua vicinanza e per le sue parole di incoraggiamento e di sostegno”.

Ad esprimerla al Papa sono i partecipanti alla Prima Assemblea sinodale delle Chiese che sono in Italia, in un messaggio inviato a conclusione dei lavori e letto dal card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei. “Riuniti in questi giorni nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura, abbiamo condiviso davvero ‘le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce’ (cf. GS, n. 1) dell’umanità”, si legge nel messaggio: “Abbiamo colto soprattutto la vivacità, che continua ad abitare le comunità dei nostri territori. Abbiamo avuto cura di non dimenticare gli ultimi, quanti abitano nelle periferie esistenziali, i poveri dei quali celebriamo la Giornata mondiale.

Abbiamo pregato con loro e per loro”. “Dopo la breve ‘sosta’ di queste giornate, durante le quali per le Chiese in Italia è iniziato il processo di attuazione del Sinodo dei Vescovi, siamo già pronti a rimetterci in cammino verso la Seconda Assemblea sinodale, che vivremo dal 31 marzo al 4 aprile 2025”, spiega il “popolo” radunato a San Paolo fuori le mura: “Ci lasceremo ancora una volta guidare dalla triplice consegna che Lei, Padre Santo, ci ha affidato: ‘Continuare a camminare, fare Chiesa insieme ed essere una Chiesa aperta’”, come si legge nel messaggio inviato dal Santo Padre a inizio lavori. “La nostra gratitudine diventa adesso impegno nel tradurre in decisioni e scelte concrete le riflessioni raccolte nelle fasi di ascolto e discernimento di questi anni di Cammino sinodale e dai lavori di queste giornate”, assicurano i partecipanti: “Nella Basilica, che ci ha ospitato, abbiamo fatto risuonare ancora una volta con commozione le parole che San Giovanni XXIII ha pronunciato in apertura del Concilio Vaticano II: ‘La Madre Chiesa si rallegra perché, per un dono speciale della Divina Provvidenza, è ormai sorto il giorno tanto desiderato’. Ci sentiamo in un momento di rinnovata Pentecoste.

È il tempo di realizzare quella missione nello stile della prossimità, che aveva animato San Paolo. Il libro degli Atti racconta che i primi passi della sua missione sono avvenuti con altri apostoli e discepoli come Barnaba e Giovanni, prendendo letteralmente il largo per fondare e sostenere le comunità cristiane primitive. Sentiamo anche noi questa vocazione ad una missione condotta non in solitaria, ma insieme, per portare con coraggio e speranza il Vangelo, anzitutto attraverso la testimonianza dell’amore fraterno. Grazie, Padre Santo. Benedica noi e il cammino che ci attende. Le confermiamo la preghiera nostra e delle nostre comunità”.

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *