“Quando si parla dei carismi bisogna subito dissipare un equivoco: quello di identificarli con doti e capacità spettacolari e straordinarie; essi invece sono doni ordinari, ognuno di noi ha il proprio carisma, che acquistano valore straordinario se ispirati dallo Spirito Santo e incarnati nelle situazioni della vita con amore”. Lo ha spiegato il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi in piazza San Pietro. “Una tale interpretazione del carisma è importante, perché molti cristiani, sentendo parlare dei carismi, sperimentano tristezza o delusione, in quanto sono convinti di non possederne nessuno e si sentono esclusi o cristiani di serie B”, ha detto Francesco, che poi ha aggiunto a braccio: “Non ci sono i cristiani di serie B, ognuno ha il proprio carisma, personale e anche comunitario”. Poi la citazione di sant’Agostino: “Se ami quello che possiedi non è poco. Se, infatti, tu ami l’unità, tutto ciò che in essa è posseduto da qualcuno, lo possiedi anche tu! Soltanto l’occhio, nel corpo, ha la facoltà di vedere; ma è forse soltanto per sé stesso che l’occhio vede? No, esso vede per la mano, per il piede e per tutte le membra’” . La carità, ha commentato il Papa, “mi fa amare la Chiesa, o la comunità in cui vivo e, nell’unità, tutti i carismi, non solo alcuni, sono miei così come i miei carismi, anche se sembrano poca cosa, sono di tutti e per il bene di tutti. La carità moltiplica i carismi; fa del carisma di una sola persona il carisma di tutti”.
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