X

San Benedetto, intervista a Lucrezia Lanciotti, sul podio ai Campionati europei di karate: “Mi sono appassionata alle arti marziali grazie a mio nonno”

Lucrezia Lanciotti

SAN BENEDETTO DEL TRONTOLucrezia Lanciotti del 4D, studentessa del liceo Classico Leopardi, conquista il podio ai Campionati europei di karate, delle federazioni JKT e AKS, che si sono svolti nel giorni scorsi a Berna, in Svizzera. La giovane studentessa sambenedettese è arrivata al secondo posto nella categoria senior, nel kata a squadre, nel kata individuale e nel kumite individuale budokarate.

Lucrezia, davvero un bel traguardo. Se lo aspettava?

Grazie. Sinceramente da una parte me lo aspettavo considerato che dietro questi risultati ci sono lunghi mesi di allenamento. Anche questa estate non ci siamo fermati, infatti a poche settimane dalla gara, nonostante il caldo, ci siamo allenati ogni giorno. Dall’altra parte non ero così sicura di raggiungere il podio perché fin da subito ero consapevole che avrei dovuto competere con persone più grandi di me e quindi con più esperienza, e questo non era mai successo. Quindi, all’inizio quasi non mi sentivo all’altezza, ma grazie al sensei e al senpai ho tirato fuori il mio carattere e mi sono sentita insuperabile. Questa gara ha avuto un grande significato per me perché era la prima internazionale. Avevo sempre gareggiato a livello nazionale, stavolta ho provato un altro tipo di emozione, soprattutto perché nel kata a squadre abbiamo rappresentato l’Italia, un onore concesso dal mio sensei: insomma mi sento fiera del traguardo raggiunto. Per essere la mia prima gara a livello internazionale è stato davvero un’emozione unica ricevere tre medaglie d’argento.

La competizione si è svolta in Svizzera. Come è stato il soggiorno prima della gara?

Non c’è stato un soggiorno vero e proprio. Infatti la gara era in programma la domenica e noi siamo partiti il pomeriggio del giorno prima. Abbiamo viaggiato di notte in pullman con tutta la squadra e poi siamo ripartiti domenica sera dopo che la gara era finita. Devo ammettere che prima di partire mi sentivo in ansia e per gestirla ho fatto meditazione e nel frattempo ripassavo le tecniche: avevo tanta paura di sbagliare.

Da quanto pratica questa disciplina?

Pratico questa disciplina da circa nove anni, faccio parte della società Aks Italia e mi alleno nella palestra asd Mishima che si trova a Martinsicuro due o tre volte a settimana per un’ora e mezza, a volte anche due. Poi quando si avvicinano i periodi delle gare la preparazione aumenta, quindi mi alleno tutti i giorni dal lunedì al venerdì. Spesso anche il sabato, la domenica la lascio come giorno libero ma due settimane prima della gara diventa un giorno di allenamento.

Come si è avvicinata al karate?

Fin da piccola mi sono appassionata alle arti marziali grazie a mio nonno che da giovane ha praticato il karate. Insieme film dove c’erano sport di combattimento. Così all’età di circa 6 anni ho abbandonato il nuoto per praticare judo, ma non mi sentivo valorizzata inoltre dopo un incidente subito a seguito di un combattimento ho deciso di abbandonare. Allora mio nonno mi ha fatto avvicinare al karate parlandomene e facendomi guardare i film di Bruce Lee o di Karate Kid e ho voluto provare. Il primo giorno in cui sono entrata nella palestra per vedere com’era questa disciplina mi sono incantata a guardare quella persona che poi sarebbe diventata il mio sensei. Dopo il primo giorno di prova ho subito capito di aver trovato il mio sport. Inoltre è anche grazie al sensei e alla mia squadra se sono innamorata di questa disciplina, siamo una famiglia e la palestra è diventata la mia seconda casa.

Quello che apprende da questa disciplina, oltre all’aspetto più prettamente fisico, riesce poi a metterlo in pratica anche nella vita di tutti i giorni?

Sì, questa disciplina insegna ad avere autocontrollo e calma. A volte riesco a mettere in pratica tutto questo, il karate mi aiuta molto da questo punto di vista, ma poi ci sono delle volte in cui sono lo stress per lo studio e una serie di circostanze e allora è più difficile restare tranquilli, così per scaricare le tensioni vado in palestra prendo il sacco e mi sfogo per calmarmi. Tengo sempre tutto dentro, so autocontrollarmi perché lo so che il karate c’è, per me non è solo uno sport, è un maestro di vita. Infatti anche durante alcuni allenamenti, quando ci sono dei giorni in cui sono con la testa fra le nuvole e sono stressata, c’è sempre il mio sensei che mi riporta alla realtà e così riesco a concentrarmi solo su ciò che davvero mi fa stare bene, il karate.

Lei frequenta il liceo Classico, come riesce a conciliare l’attività sportiva con lo studio?

E’ molto difficile conciliare studio e sport, spesso mi sono sentita dire di lasciare il karate per concentrarmi di più sullo studio, ma io non l’ho mai fatto. Questa disciplina mi aiuta molto sia a livello fisico che mentale, lasciarlo significherebbe tornare a stare male. Io studio e pratico sport, senza tralasciare nessuna delle due cose, anche se ci sono delle volte in cui devo dare più importanza allo studio e altre in cui devo dare più importanza allo sport. E’ ovvio che non sempre il rendimento scolastico è brillante, soprattutto quando le verifiche e le interrogazioni si accumulano e non riesco a recuperare, ma comunque sono consapevole di averci provato.

Quasi al termine del suo percorso di studi, per quanto riguarda la scuola superiore ha già in mente cosa le piacerebbe fare in seguito?

Per il futuro sono indecisa su cosa fare. Non mi dispiacerebbe continuare gli studi nell’ambito scientifico anche se il mio sogno nel cassetto è entrare nelle Fiamme Oro. Molti mi dicono di tenere i sogni per me e non rivelarli per scaramanzia, ma io sono consapevole che se voglio qualcosa posso ottenerla e ce la sto mettendo tutta. Intanto però, ho un lavoro tra le mani, il karate. Appena prenderò la cintura nera il mio obiettivo sarà quello di diventare insegnante per proseguire l’insegnamento del mio sensei.

Quando è libera da impegni sportivi e di studio come ama trascorrere il suo tempo?

Purtroppo non sono quasi mai libera, lo studio mi occupa la maggior parte del tempo e il resto lo occupa lo sport. Però quando ho dei momenti liberi mi piace trascorrerli insieme alla mia famiglia, al mio ragazzo che anche lui pratica karate così spesso ripassiamo le tecniche. Amo stare insieme ai miei amici e fare passeggiate insieme ai miei tre cagnolini. Mi piace passare il tempo con mio fratello che ha iniziato a praticare karate insieme a me, lo stesso giorno, ci supportiamo sempre; lui è un punto fondamentale della mia vita. Con loro riesco a staccare la mente un po’ da tutto, mi supportano e credono in me, dandomi il massimo appoggio per fare di più e se adesso sono arrivata a questo risultato è solo grazie loro. Sono sicura mi aiuteranno a raggiungere traguardi ancora più importanti. Ovviamente anche la mia determinazione è un fattore chiave per arrivare sempre più in alto: anche quando c’è stato un particolare momento di crisi, mi sono fatta forza senza arrendermi. 

 

Lucrezia Lanciotti

 

Lucrezia Lanciotti
Luigina Pezzoli: