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Grottammare, “Chiamarlo amore non si può”, luci sulla violenza

GROTTAMMARE – Il tema dell’amore tossico e le sue implicazioni nella violenza di genere saranno al centro di uno dei prossimi appuntamenti di “Chiamarlo amore non si può”, che torna per una nuova edizione da domani, 23 novembre, al 1 dicembre, nell’occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre).

L’iniziativa, in programma domenica 24, è frutto della collaborazione tra l’Assessorato e la Consulta per le Pari Opportunità del Comune di Grottammare, il Centro AntiViolenza (CAV) e il Centro Uomini Autori di Violenza (CUAV) di On the Road. Il dibattito darà spazio alle storie e ai percorsi di uomini che hanno scelto di confrontarsi con i propri comportamenti, intraprendendo un processo di cambiamento e responsabilizzazione.

L’incontro fa parte di un calendario di iniziative che invita la comunità a riflettere sulla persistente attualità del fenomeno della violenza di genere:

“Anche quest’anno, il programma di “Chiamarlo Amore non si può è ampio e variegato – dichiarano l’assessore Monica Pomili e la consigliera Martina Sciarroni –. Speriamo che gli appuntamenti coinvolgano un pubblico di ogni genere, perché crediamo fermamente che la violenza di genere non sia un tema esclusivamente femminile, ma una questione collettiva che richiede l’attenzione di tutte e tutti”.

Dal 2019, la rassegna pone l’accento sulle diverse forme di violenza contro le donne – fisica, economica, psicologica – contribuendo a far conoscere la rete di supporto attiva sul territorio, e coinvolgendo diversi attori in azioni di sensibilizzazione, prevenzione e approfondimento sul tema.

Parallelamente, proseguono la campagna di sensibilizzazione “Lo sai che”, con il varo di nuovi manifesti realizzati con la partecipazione attiva dei ragazzi delle scuole, e il progetto “Panchine Rosse nella Città”. Nel corso del 2024, una nuova panchina-simbolo è stata collocata nel Parco Castello, a rafforzare l’ impegno contro la violenza di genere già espresso con le installazioni in Largo R. Sanzio, nella Pineta dei Bersaglieri, in via Lazio e in Piazza Madonna della Speranza. La panchina è stata decorata nell’ambito del progetto Arte Migrante dagli ospiti di Casa Lella, in collaborazione con il comitato di quartiere Monti. Prossimamente, ospiterà iniziative di intrattenimento con letture a tema.