MONTEPRANDONE – Il vescovo della Diocesi di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto, Mons. Gianpiero Palmieri, ha incontrato la comunità Scout della Zona Picena, offrendo una riflessione profonda sul significato della sinodalità nella Chiesa. Con parole ricche di ispirazione e concretezza, Mons. Palmieri ha sottolineato l’importanza della partecipazione di tutti i fedeli, dell’ascolto reciproco e della pazienza per discernere insieme la volontà di Dio.
La Chiesa delle origini: un cammino non privo di ostacoli
Nel suo discorso, Mons. Palmieri ha richiamato l’attenzione sugli Atti degli Apostoli, descrivendoli come un vero e proprio “manuale” per comprendere le dinamiche e le sfide del cammino sinodale:
“Anche noi vescovi, talvolta, dimentichiamo quanto siano attuali gli Atti. Papa Francesco ci invita a leggerli spesso, per imparare dallo stile e dalle scelte della Chiesa primitiva.”
Il vescovo ha ricordato che il percorso della Chiesa, tanto agli albori quanto oggi, non è mai stato lineare, ma costellato di problemi e difficoltà. Partendo dal Cenacolo e arrivando alla comunità cristiana di Roma, Mons. Palmieri ha sottolineato come il filo conduttore rimanga uno: la sinodalità, ovvero la capacità di camminare insieme.
Le tre caratteristiche fondamentali del cammino sinodale
Mons. Palmieri ha poi articolato il suo discorso attorno a tre punti fondamentali che caratterizzano un autentico percorso sinodale.
- La partecipazione inclusiva:
Il vescovo ha evidenziato la necessità di coinvolgere tutti, senza escludere chi ha opinioni diverse o difficili da accettare:“C’è sempre il rischio di lasciare fuori chi ci infastidisce con le sue idee. Tuttavia, lo Spirito Santo parla a ognuno di noi, anche attraverso i pensieri di chi ci sembra scomodo.”
Con un esempio tratto dagli Atti degli Apostoli, Mons. Palmieri ha citato l’apostolo Paolo, definendolo un “grande scocciatore” dei suoi tempi, ma anche un elemento fondamentale per la crescita della Chiesa.
- L’ascolto reciproco per discernere la volontà di Dio:
Il vescovo ha sottolineato come sia essenziale dialogare apertamente per comprendere cosa Dio chieda alla comunità:“Spesso pensiamo di avere la verità in tasca, ma solo attraverso il confronto con gli altri possiamo discernere ciò che Dio vuole da noi.”
L’esperienza degli Scout, basata sull’ascolto e sul confronto anche quando faticoso, è stata indicata come un modello efficace.
- La pazienza nel raggiungere il consenso condiviso:
Mons. Palmieri ha poi affrontato l’importanza della pazienza, ricordando episodi degli Atti degli Apostoli, come il Concilio di Gerusalemme, in cui le prime comunità cristiane discussero a lungo prima di giungere a una decisione condivisa:“La frase ‘Lo Spirito Santo e noi abbiamo deciso’ racchiude tutto: è frutto di preghiera, confronto e discernimento collettivo.”
Il vescovo ha suggerito la visione del film Uomini di Dio, un esempio toccante di cammino sinodale, in cui una comunità religiosa decide insieme di seguire la volontà divina, anche a costo della vita.
Lo Spirito Santo, guida silenziosa del cammino
Mons. Palmieri ha offerto una riflessione sul ruolo dello Spirito Santo nella vita di ogni credente, condividendo un aneddoto personale:
“Chiedo sempre ai cresimandi: ‘Da quanto tempo lo Spirito Santo è dentro di voi?’ La risposta è: da sempre. Lo Spirito è il nostro compagno di viaggio, che ci aiuta a discernere e ad affrontare le sfide della vita.”
Ha poi raccontato la storia di Davide, un giovane ateo che, grazie all’amore e al dialogo, ha scoperto la fede, dimostrando come lo Spirito Santo agisca anche nei cuori più distanti.
Un invito agli Scout: “Fate sentire la vostra voce”
Rivolgendosi direttamente agli Scout, Mons. Palmieri ha lanciato un invito speciale:
“Partecipate alle assemblee, condividete le vostre idee. La Chiesa ha bisogno di ascoltare la vostra voce per costruire un futuro che risponda ai bisogni di tutti, specialmente dei giovani.”
Concludendo il suo intervento, il vescovo ha ribadito l’importanza di creare occasioni di confronto e dialogo, per comprendere meglio come trasmettere la fede alle nuove generazioni.
L’incontro si è concluso con un momento di dialogo aperto tra i presenti e il vescovo, rafforzando lo spirito di condivisione e partecipazione che Mons. Palmieri ha voluto trasmettere. Un incontro che ha rappresentato un passo importante nel cammino sinodale della comunità cristiana locale, sotto la guida illuminata dello Spirito Santo.