SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Domenica 24 novembre alle ore 17, presso la Chiesa Sacra Famiglia di Porto d’Ascoli, si terrà la Santa Messa in suffragio di Don Josè Azcona.
Pubblichiamo di seguito la lettera del parroco della Parrocchia Sacra Famiglia, Don Francesco Ciabattoni in ricordo del Vescovo Dom José Luiz Azcon
Con profondo dolore annunciamo la scomparsa del caro vescovo e amico Dom José Luiz Azcona, avvenuta il 20 novembre 2024 in Brasile. La notizia, pur attesa, ha lasciato un vuoto immenso nei cuori di chi lo conosceva come guida spirituale e punto di riferimento morale. Uomo di speranza e di lotta, Dom José era una roccia che sembrava indistruttibile, ma la malattia e l’età lo hanno condotto tra le braccia del Padre.
Una vita al servizio dei poveri e degli ultimi
La storia della nostra comunità è stata segnata profondamente dalla sua figura carismatica. Nel 1995, il primo incontro in Italia fu l’inizio di un legame indissolubile fatto di amicizia, stima reciproca e cooperazione. Ogni viaggio, sia in Italia che nella Prelazia di Marajó, rafforzava il nostro impegno verso i poveri e la popolazione marajoara, ispirati dalla sua instancabile dedizione.
Dom José amava il suo popolo e lo dimostrava con il fervore di chi è pronto a sacrificare tutto per i più deboli. I suoi occhi brillavano quando parlava dei fedeli, e la sua determinazione gli ha fatto guadagnare riconoscimenti per le opere di carità e giustizia sociale. Tra queste, il motoscafo ambulanza, la nave ospedale Madonna del Soccorso, il centro di accoglienza per bambini a Breves e il progetto Natale senza fame, realizzati grazie all’impegno dei volontari della Croce del Sud.
Un legame speciale con la diocesi di San Benedetto del Tronto
Nel 2000, la diocesi di San Benedetto, guidata dal vescovo Gestori, siglò un gemellaggio con la Prelazia di Marajó come segno di missionarietà e carità. Questo legame portò alla costruzione della nave ospedale e di un centro per accogliere i bambini di strada, oltre a un centro di formazione al lavoro per le donne. Tali opere, realizzate anche grazie ai fondi dell’8×1000 della CEI, continuano tuttora a servire la comunità.
Nel 2012, il comune di Breves conferì a Dom José e alla Croce del Sud un riconoscimento ufficiale per l’impegno sociale e le opere realizzate. Fu un momento di grande condivisione e orgoglio, simbolo della lotta per dare voce ai poveri e agli indifesi.
Un uomo che univa fede e amore
L’ultima visita in Italia di Dom José risale al 2014, ma il suo spirito non ha mai abbandonato la nostra comunità. Chiunque lo incontrasse veniva coinvolto dalla sua santità e dal suo amore per la vita. Ogni momento trascorso con lui era occasione di festa, preghiera e gioia condivisa. Anche a distanza, Dom José ha continuato a essere un ponte tra la nostra diocesi e la sua amata Amazzonia.
Nel suo ultimo periodo di vita, segnato dalla malattia e da un grave incidente, Dom José mantenne intatta la forza del suo spirito. Durante un incontro ad aprile 2024, ci ha lasciato parole cariche di significato: “Ora vado in pace.” Un saluto che sapeva di addio, ma anche di speranza e di fede nella continuità del cammino iniziato insieme.
Il ricordo
La morte di Dom José è una grave perdita, ma siamo certi che il suo esempio continuerà a ispirare la nostra missione. Con il cuore pieno di gratitudine, ringraziamo Dio per averci donato un uomo di fede, che ha saputo convertire i nostri cuori all’amore e all’azione concreta.
Esprimiamo le nostre condoglianze al vescovo della Prelazia di Marajó, ai sacerdoti, religiosi e religiose, al popolo marajoara e a tutti i volontari della Croce del Sud.
Grazie, Dom José. La tua eredità spirituale e morale sarà per sempre parte di noi. Sarai sempre nei nostri cuori.