“La Shoah non va dimenticata. Non vanno dimenticati i bombardamenti atomici a Hiroshima e Nagasaki.
E nemmeno vanno dimenticati le persecuzioni, il traffico di schiavi e i massacri etnici che sono avvenuti e avvengono in diversi Paesi, e tanti altri fatti storici che ci fanno vergognare di essere umani. Vanno ricordati sempre, sempre nuovamente, senza stancarci e senza anestetizzarci”. Lo scrive il Papa, che nella lettera sul rinnovamento dello studio della storia nella Chiesa mette in guardia dal “cadere nella tentazione di voltare pagina dicendo che ormai è passato molto tempo e che bisogna guardare avanti”. “No, per amor di Dio! Senza memoria non si va mai avanti, non si cresce senza una memoria integra e luminosa”, esclama Francesco a proposito delle infedeltà di alcuni membri della Chiesa nel passato. “E anche ai nostri giorni – aggiunge – sa bene la Chiesa quanto distanti siano tra loro il messaggio ch’essa reca e l’umana debolezza di coloro cui è affidato il Vangelo”. “Qualunque sia il giudizio che la storia dà di tali difetti, noi dobbiamo esserne consapevoli e combatterli con forza, perché non ne abbia danno la diffusione del Vangelo”: “non dobbiamo invitare a dimenticare, non possiamo permettere che le attuali e le nuove generazioni perdano la memoria di quanto accaduto, quella memoria che è garanzia e stimolo per costruire un futuro più giusto e fraterno”.