GROTTAMMARE – Domenica 24 novembre, presso le sale del Centro Pastorale “Don Alessandro Verdecchia” di Grottammare, si è svolta la prima delle assemblee parrocchiali aperte a tutti, fortemente voluta dal Vescovo della Diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto, Mons. Gianpiero Palmieri. L’incontro ha coinvolto le parrocchie di San Pio V e San Giovanni Battista, sotto la guida del parroco Mons. Federico Pompei, coadiuvato dal vice parroco Don Claudio Capecci.

Un momento di ascolto e riflessione condivisa
L’assemblea è stata introdotta da Mons. Federico, che, insieme ai “facilitatori” del Consiglio Pastorale Parrocchiale, ha invitato i presenti a un momento di preghiera, invocando lo Spirito Santo per ispirare i lavori. La riflessione è partita dalla lettura proposta dal Vescovo Palmieri: i brani degli Atti degli Apostoli (6,1-7 e 10,1-48).

Questi testi raccontano incontri decisivi per la Chiesa delle origini, come quello tra Pietro e il centurione romano Cornelio, uno straniero che, per la sua fede e giustizia, viene accolto da Dio senza discriminazioni. Nelle parole di Pietro emerge una profonda lezione di apertura: “Dio non fa preferenze di persone, ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque Nazione appartenga”. La discesa dello Spirito Santo su Cornelio e sui “non Giudei” è un segno potente dell’universalità del messaggio cristiano.

Verso una Chiesa più missionaria e sinodale
Questo incontro ha segnato l’inizio di un cammino di rinnovamento ecclesiale, volto a costruire una Chiesa più missionaria e sinodale, capace di ascoltare, dialogare e coinvolgere tutti, anche coloro che si sentono distanti. I partecipanti, suddivisi in gruppi di lavoro, hanno riflettuto su alcune sfide cruciali: le ragioni dell’allontanamento di molte persone dalla Chiesa e le possibili soluzioni per rendere le comunità ecclesiali più accoglienti e significative.

Proposte dal basso: il ruolo del popolo di Dio
Ogni gruppo ha elaborato proposte concrete, che saranno poi presentate all’Assemblea Diocesana. L’obiettivo è avviare un processo di rinnovamento che non si limiti al territorio locale, ma si estenda a tutta la Chiesa italiana. Un rinnovamento che parte dal basso, coinvolgendo non solo i fedeli attivi, ma anche coloro che vivono ai margini della comunità ecclesiale.

Uno sguardo al futuro
Il prossimo incontro è previsto per aprile, e rappresenterà un’altra tappa importante di questo percorso. La speranza è che il dialogo e la condivisione possano gettare le basi per una Chiesa capace di rispondere con coraggio alle sfide del nostro tempo, mantenendo fede alla missione evangelica di inclusione e amore universale.

 

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