“Dalla comunicazione con il Ministro Urso e il governo centrale emerge una forte attenzione riguardo all’impatto della vertenza Beko su questo territorio – ha aggiunto il presidente -. Non possiamo permetterci di ridurre la capacità produttiva né di perdere un elemento cruciale della nostra industria manifatturiera. È essenziale riconoscere l’importanza dell’occupazione, sia diretta che indiretta, che Beko offre nel Piceno. Dobbiamo continuare a lavorare insieme per garantire un futuro sostenibile per questo stabilimento e per la comunità circostante” ha concluso.
L’incontro ha riunito istituzioni locali, regionali e nazionali, sindacati, lavoratori, associazioni di categoria e i sindaci dei Comuni delle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, l’assessore del Comune di Fabriano Maurizio Serafini, altra sede della multinazionale coinvolta nella vertenza, il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti presidente di ANCI Marche e del Consiglio Nazionale ANCI, il presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini: una testimonianza dell’ampia mobilitazione per difendere il futuro del territorio.
“Il piano industriale presentato da Beko è inaccettabile – ha sottolineato Aguzzi -. La fusione tra Whirlpool e Arcelik è stata vista e attesa come un’opportunità per rafforzare un settore, quello dell’elettrodomestico, che ha bisogno di essere rilanciato. Le istituzioni locali, insieme al governo e alla Regione Marche, hanno lavorato instancabilmente per sostenere questo percorso, collaborando con i sindacati e i lavoratori. È fondamentale che si considerino proposte che possano effettivamente valorizzare il nostro territorio. Spostare la produzione da Comunanza sarebbe un grave errore, che comprometterebbe non solo l’occupazione, ma anche il tessuto industriale locale”.
“Siamo attivamente coinvolti nei tavoli ministeriali, poiché è fondamentale far sentire la presenza della nostra Regione – ha ribadito Antonini -. Stiamo già cercando risposte positive e abbiamo ottenuto risultati incoraggianti per l’area di crisi complessa che interessa questo territorio, grazie a finanziamenti adeguati. Crediamo fermamente che, più risorse riusciremo a mobilitare, più potremo rafforzare il tessuto industriale locale. È cruciale assicurare le risorse necessarie per proteggere il nostro patrimonio industriale, che non è solo un valore per il nostro territorio, ma per l’intera regione. Siamo tutti in prima linea, unendo le forze con i lavoratori e le istituzioni locali, per affrontare le sfide attuali e rilanciare il nostro territorio. Con una strategia efficace e il supporto del Ministero, possiamo creare un futuro migliore per la nostra comunità”.
Il commissario Castelli ha sottolineato come la vertenza rischi di compromettere l’accelerazione impressa alla ricostruzione, rendendo necessario un intervento risolutivo. Il sottosegretario Lucia Albano ha espresso la propria vicinanza ai lavoratori dello stabilimento di Comunanza e agli altri stabilimenti coinvolti, evidenziando che il governo ha già avviato misure di protezione tramite la Golden Power, che consente di mantenere attivo il tavolo delle trattative.
Il 5 dicembre si terrà una seduta aperta del consiglio provinciale di Ascoli Piceno dedicata alla crisi Beko, mentre il 10 dicembre è in programma un incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy a Roma, dove si attende un confronto decisivo con i vertici aziendali.
Il Sindaco Domenico Sacconi ha dichiarato: “Questa partita non possiamo né pareggiarla né perderla: dobbiamo vincerla”. Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale oggi più che mai tornare a investire con determinazione su questo territorio, puntando al rilancio, come sottolineato più volte durante i vari interventi che si sono susseguiti.
Sacconi ha ribadito l’importanza di agire in modo compatto, esprimendo un sentito ringraziamento ai numerosi Sindaci presenti, che con la loro partecipazione hanno simbolicamente colorato la sala dei valori rappresentati dal tricolore italiano.
Rivolgendosi direttamente a loro, ha aggiunto: “Vi chiederò di continuare a sostenermi, perché aiutare me oggi significa aiutare questo territorio. Siete la nostra forza”.