È il monito del Papa, che nella catechesi dell’udienza di ieri, pronunciata in piazza San Pietro e dedicata al ruolo dello Spirito Santo nella predicazione della Chiesa, ha messo in guardia da prediche troppo lunghe. “La prima cosa che dipende da noi è pregare perché venga lo Spirito Santo”, ha spiegato Francesco: “La seconda è non volere predicare noi stessi, ma predicare Gesù Signore”. “E questo nella predicazione”, ha proseguito a braccio: “Tante volte ci sono queste prediche lunghe, venti minuti, trenta minuti: per favore, i predicatori devono predicare un’idea, un affetto e un invito a fare. Più di otto minuti la predica svanisce, non si capisce. E questo lo dico ai predicatori”. “Vedo che vi piace sentire questo!”, ha scherzato il Papa rivolgendosi ai fedeli: “Tante volte – ha spiegato ancora a braccio – vediamo gli uomini che quando incomincia la predica vanno fuori a fumarsi una sigaretta e poi entrano di nuovo”. “Per favore, un’ idea, un affetto e una proposta di fare, e non andare oltre i dieci minuti, no, mai!”, l’appello di Francesco: “Questo è molto importante”. “Non volere predicare sé stessi implica anche non dare sempre la precedenza a iniziative pastorali promosse da noi e legate al proprio nome, ma collaborare volentieri, se richiesto, a iniziative comunitarie, o affidateci dall’obbedienza”, l’altra raccomandazione del Papa.