“Mi pare significativo che a 153 anni dalla sua nascita e a 65 anni dalla sua morte, si rifletta ancora sulla figura poliedrica di don Luigi Sturzo sacerdote, statista, politico, sociologo, letterato e poeta, ma anche raffinato musicista, musicologo e compositore, entusiasta sostenitore del movimento sulla musica sacra promosso da san Pio X”.
Lo scrive, in un messaggio, mons. Michele Pennisi, arcivescovo emerito di Monreale e presidente della Fondazione Luigi Sturzo, in occasione della presentazione del volume di Nicolò Maccavino “Luigi Sturzo e la musica” e dell’esecuzione di alcune composizioni musicali del servo di Dio, nella chiesa del SS. Salvatore, a Caltagirone, stasera alle 19.
Il presule, impossibilitato a partecipare all’evento di stasera, ricorda: “Egli aveva iniziato la sua carriera musicale a Caltagirone come direttore della Scola cantorum del Seminario vescovile e segretario della Commissione di musica sacra della diocesi e come pro-sindaco si era impegnato a valorizzare la Banda municipale e a diffondere la cultura musicale fra i cittadini. La sua passione per la musica è continuata durante il periodo romano e dell’esilio londinese e americano. Sono importanti a questo proposito le testimonianze del compositore e direttore d’orchestra Gianandrea Gavazzeni e del critico musicale Giulio Confalonieri , che hanno parlato del vivo trasporto di don Luigi per la musica, che lo accomunava alla sorella gemella Nelina”. L’opera, aggiunge mons. Pennisi, “è arricchita dalla pubblicazione di tre saggi sturziani di argomento musicologico, fra i quali uno studio di don Sturzo su Giuseppe Verdi, in cui troviamo tutta la sua ammirazione per il grande compositore”. C’è inoltre un’ inedita ricostruzione della storia del poema musicale: “Il Ciclo della Creazione. Tetralogia cristiana. Poema drammatico in un Prologo e quattro Azioni”, pubblicato a Parigi nel 1932, a cui don Sturzo teneva molto.
“Dopo il vano tentativo di farne un oratorio con la musica di Lorenzo Perosi, maestro della Cappella ‘Sistina’, don Sturzo – rammenta il presule – raggiunse un accordo con il compositore francese Darius Milhaud , anche se la prima esecuzione assoluta della partitura avvenne il 21 maggio 1986 nella Cappella Paolina del Quirinale, alla presenza del presidente Francesco Cossiga”.
Pennisi conclude: “Impreziosiscono l’opera di Maccavino le musiche di don Luigi Sturzo, custodite nell’Archivio musicale comunale di Caltagirone, composte fra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX, che pubblicate per la prima volta in edizione moderna”.
Il libro “Luigi Sturzo e la musica” è stato pubblicato grazie al contributo dell’Associazione Genius Loci con un saggio introduttivo di Salvatore Martinez.