Roberta Pumpo
Giornate particolarmente ricche di eventi, che intrecciano impegni pubblici e momenti personali, segnano il calendario di mons. Marco Frisina, biblista, compositore, fondatore e direttore del Coro della diocesi di Roma, che quest’anno celebra il 40° anno di fondazione. Il 7 dicembre il “Concerto con i poveri” in Vaticano, il 15 dicembre il “Concerto di Natale in cattedrale”, il 16 dicembre è il suo 70° compleanno.
Andiamo con ordine: sabato 7, a partire dalle 17,30, l’Aula Paolo VI ospiterà la quinta edizione del “Concerto con i poveri”, evento che coniuga bellezza artistica e impegno sociale. Un appuntamento che anche quest’anno vedrà protagonisti grandi nomi del panorama musicale internazionale, come il compositore e polistrumentista Hans Zimmer vincitore di quattro Grammy Award, due Oscar alla migliore colonna sonora (“Il Re Leone” e “Dune”), tre Golden Globe. Per la sua unica data italiana, Zimmer si esibirà con il suo ampio repertorio musicale, che include le colonne sonore de “Il Gladiatore”, i “Pirati dei Caraibi”, “Pearl Harbor”, alternandosi con mons. Frisina, che eseguirà brani da lui stesso composti per film a tema religioso, accompagnato dalla Nova Opera Orchestra, composta da 70 musicisti provenienti da tutta Europa, e dai 250 elementi del Coro della diocesi di Roma. Sul palco anche il compositore Dario Vero con la speciale partecipazione della violoncellista candidata ai Grammy Tina Guo.“Il ‘Concerto con i poveri’ è sempre una grande emozione – dice mons. Frisina -. Sono gli ospiti d’onore seduti nei primi posti dell’Aula. Abbiamo voluto promuovere una serata non per raccogliere offerte ma per far loro un regalo. È commovente vedere la gioia e lo stupore nei loro occhi”.Sono circa tremila le persone bisognose coinvolte grazie al Dicastero per il Servizio della Carità –Elemosineria apostolica e a molte associazioni presenti sul territorio, tra cui la Caritas di Roma e del Lazio, la Comunità di Sant’Egidio, il Sovrano Militare Ordine di Malta, il Circolo San Pietro, il Centro Astalli per i Rifugiati, le Acli di Roma e la Comunità Giovanni XXIII. Al termine del concerto, come da tradizione, sarà offerta ai poveri una cena d’asporto e altri generi di conforto.
Nelle precedenti edizioni, l’Aula Paolo VI ha ospitato le esibizioni dei direttori d’orchestra Daniel Oren e Speranza Scappucci e di celebri compositori quali Ennio Morricone e Nicola Piovani.“Il coinvolgimento di nomi noti del panorama musicale internazionale – prosegue Frisina – è voluto per far scoprire che la loro musica non è solo per i grandi eventi ma è un dono soprattutto per i più vulnerabili”.Un inedito incontro tra mondi diversi che si uniscono sotto il segno della musica come condivisione. Riccardo Rossi, segretario generale del Coro della diocesi di Roma e ideatore del “Concerto con i poveri” insieme a Gualtiero Ventura, ribadisce che si tratta di “un appuntamento che dà a 8mila persone, compresi i poveri, la possibilità di partecipare gratuitamente a un concerto con musiche di alto livello”. Per monsignor Frisina “sarebbe bello che la Chiesa, come auspicato da Papa Francesco, ritrovasse l’entusiasmo intorno al suo cuore, al suo essenziale che è Cristo. Questa immagine dell’amore concreto è cantare con i poveri. Siamo chiamati a essere una sola cosa con loro. Non si tratta di elemosina ma di condividere, toccarli, farli cantare con noi, abbracciarli con la nostra musica per farli sentire amati, destinatari di cose belle dedicate a tutti”.
Il 15 dicembre, terza domenica di Avvento, detta anche domenica Gaudete, alle ore 20,30 si terrà il tradizionale “Concerto di Natale in cattedrale” del Coro della diocesi di Roma nella basilica di San Giovanni in Laterano. Come il Coro anche l’evento celebra il suo 40° anno.“È un momento popolare molto atteso dai romani – le parole del sacerdote -. Il tema di quest’anno è ovviamente quello della speranza. Speranza che deve essere entusiasmo, gioia, una carezza. Il concerto è una carezza alla gente che vive tante sofferenze e vede nel mondo tanto dolore”.Con il “Concerto di Natale in cattedrale” viene offerto “a migliaia di persone un viaggio spirituale e musicale con brani nazionali ed internazionali – aggiunge Riccardo Rossi -, dalla musica sacra a quella più popolare di Natale”. Si può accedere in cattedrale fino ad esaurimento posti. Pensando ai 40 anni del Coro della diocesi di Roma, il fondatore ricorda che è nato da un’intuizione di San Giovanni Paolo II che lo volle per animare le liturgie. “La storia ci ha portato avanti – dice ancora Frisina – con diversi Papi, diverse sensibilità ma il servizio è rimasto quello, anzi, questo evolversi è stato arricchente. È un dono di Dio grande con il quale sperimento il valore e il potere della musica come lode, come evangelizzazione, come capacità di incontro”. Tra i momenti celebrativi ricorda in modo particolare il primo oratorio fatto per Giovanni Paolo II senza coro nel 1982 e con il coro nel 1985, la Giornata mondiale della gioventù di Roma, a Tor Vergata e in piazza San Pietro, l’ultimo oratorio per Wojtyla in Aula Paolo VI dedicato a Santa Faustina Kowalska durante il quale il Papa raccontò la sua vocazione.
Il 16 dicembre mons. Frisina compie 70 anni, 40 dei quali, come detto, legati indissolubilmente al Coro della diocesi. “La mia vita, il mio ministero, è una fusione tra musica, Parola di Dio, liturgia – conclude -. Un intreccio tra Parola di Dio predicata, Parola di Dio musicata, Parola di Dio annunciata”.
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