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Giubileo 2025: presentata la campagna di solidarietà “La vita è appesa a un filo”

“La vita è appesa a un filo”. Questo il titolo della campagna di solidarietà lanciata con i difensori dei diritti umani e con i leader sociali che si occupano della custodia della “casa comune” dal Consiglio episcopale latinoamericano (Celam), insieme alla Piattaforma per la pace, la democrazia e i diritti umani e alla Comunità di protezione latinoamericana. L’iniziativa è sostenuta dal Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale del Vaticano e dalla Pontificia Commissione per l’America latina ed è stata presentata oggi in sala stampa vaticana.

“La notte del 14 settembre 2024, Juan Antonio López, noto difensore del fiume Guapinol e del parco nazionale Botaderos ‘Carlos Escaleras Mejías’, è stato assassinato in Honduras”, ha ricordato il card. Michael Czerny, prefetto del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale: “Juan è stato attaccato da sconosciuti che gli hanno sparato, dopo che aveva lasciato la parrocchia di San Isidro Labrador, situata nel comune di Tocoa, dove era consigliere comunale. Era membro della Rete ecclesiale mesoamericana (Remam) ed era attivo nella diocesi di Trujillo. Il suo lavoro di ambientalista è stato riconosciuto da diverse organizzazioni internazionali. Infatti, dal 2023 gli erano state concesse misure cautelari dalla Commissione interamericana per i diritti umani (Cidh), a causa delle minacce ricevute negli ultimi tre anni. La sua morte ha evidenziato la vulnerabilità dei difensori dei diritti umani e dei leader che proteggono la ‘casa comune’, non solo in Honduras, ma in tutta l’America latina. Molti di loro si sono ispirati agli insegnamenti di Papa Francesco nella Laudato si’, nella Laudate Deum e in Fratelli tutti”. Di fronte a questa realtà, una rete di organizzazioni sociali, religiose e civiche guidate dal Consiglio episcopale latinoamericano (Celam), e di cui fanno parte la Piattaforma per la pace, la democrazia e i diritti umani e la Comunità di protezione latinoamericana, si sono unite per dare vita alla campagna “La vita è appesa a un filo”, un’iniziativa che mira a coordinare azioni che promuovano la solidarietà, la protezione e il riconoscimento del lavoro dei difensori dei diritti umani, dei leader sociali e degli attori civici in America latina e nei Caraibi, con il sostegno del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale e della Pontificia Commissione per l’America latina (Pcal).

Redazione: