GROTTAMMARE – La diciottesima edizione del Presepe Vivente di Grottammare si arricchisce quest’anno di un’opera profondamente toccante, firmata dall’artista Donato Gentili, che non poteva esimersi dal richiamare il tema universale della pace in un periodo segnato da conflitti devastanti in ogni angolo del mondo.
L’opera, una reinterpretazione della Natività, è un grido silenzioso e potente contro le guerre e le ingiustizie. Gentili si ispira a un presepe ligneo del XIV secolo, conservato a Tolentino, per dare vita a una composizione sacra di rara intensità.
Sotto un cielo stellato, dipinto di rosso come il sangue, la scena si sviluppa su una piramide di macerie, simbolo delle distruzioni che affliggono il nostro pianeta. Al centro, la figura di Maria dà alla luce Gesù in un contesto che parla di sofferenza e resistenza. Un filo spinato, inquietante e simbolico, circonda la Natività, trasformandosi nella feroce immagine della corona di spine.
Ma è nel Cristo che la doppia identità della vittima emerge con tutta la sua forza: il neonato di Betlemme è lo stesso uomo crocifisso sulla croce. Ed è nella terra di Gesù, la martoriata Palestina, che l’eco del dolore contemporaneo trova la sua tragica collocazione.
“Non possiamo abituarci al dolore,” scrive Gentili nel messaggio che accompagna l’opera. “Io, noi saremo sempre dalla parte dei più deboli e lotteremo con loro.” Con queste parole, l’artista e l’intera comunità del Presepe Vivente riaffermano il loro impegno non solo come custodi della tradizione, ma come portavoce di un messaggio di speranza, resilienza e lotta contro l’indifferenza.
Il Presepe Vivente di Grottammare, che sarà inaugurato il prossimo 26 dicembre 2024, invita tutti a riflettere sull’urgenza di costruire un mondo più giusto e pacifico. Nell’arte di Donato Gentili, il Natale non è solo celebrazione, ma un momento di profonda introspezione, un invito a non distogliere lo sguardo dalla sofferenza e ad abbracciare la causa della pace con rinnovata determinazione.
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