La presidenza della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile (Cnbb) ha divulgato il suo Messaggio di Natale con il proposito di “rinnovare la speranza”.
Guardando al contesto attuale, “segnato da conflitti, ingiustizie e morte”, i vescovi vedono nel Natale un’ispirazione per riaffermare i valori evangelici fondamentali: conversione, pace, giustizia e solidarietà. Con la Natività, affermano i vescovi, Dio insegna “che, anche in mezzo al dolore e alle sfide, c’è sempre una luce che indica il cammino”. Nel testo vengono ricordati alcuni temi importanti del lavoro della Conferenza episcopale, come il rispetto per la vita e la dignità della persona umana dal concepimento alla sua fine naturale; il grido dei popoli indigeni e tradizionali; la protezione della vita dei leader delle comunità e delle donne, dei giovani e delle persone in situazioni di vulnerabilità. I vescovi guardano anche alle sfide climatiche, alla necessità di riaffermare il valore della democrazia e dello Stato di diritto democratico e al mondo del lavoro. Nel messaggio, quindi, c’è un appello alla solidarietà: “La Natività esprime la solidarietà di Dio con l’umanità. Questa solidarietà ci ispira a guardare con amore gli anziani, i malati, le persone con disabilità, i senzatetto, i bambini senza casa, i migranti e i poveri. Ogni gesto di amore e di cura è un seme di speranza e un’opportunità per costruire un Brasile più giusto e fraterno, completamente libero dalla fame”. Alla vigilia dell’apertura del Giubileo ordinario del 2025, i vescovi mettono in evidenza la speranza, scelta da Papa Francesco come tema dell’Anno Santo: “La Stella della Natività e Papa Francesco invitano a ‘sperare’ il nostro popolo, in modo dinamico e non passivo, promuovendo la vita in tutte le sue forme e dimensioni. La semplicità della visione ci ricorda la nostra vocazione e missione: prenderci cura gli uni degli altri, come custodi, e collaborare alla costruzione di un mondo in cui la pace sia il fondamento delle relazioni e in cui il dialogo amorevole illumini le scelte e le decisioni”.
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