Il vescovo esiliato di Matagalpa, mons. Rolando Álvarez, ha presieduto nei pressi di Siviglia, in Spagna, una messa, tenendo per la prima volta un’omelia pubblica, da quando, quasi due anni fa, è stato fatto uscire dal carcere La Modelo, a Managua, dove il regime di Daniel Ortega lo aveva rinchiuso, per essere esiliato in Vaticano. Da allora, il vescovo ha vissuto in un forte riserbo, rotto solo in occasione della recente partecipazione al Sinodo, voluta da Papa Francesco, e apparendo poche volte in foto assieme a dei confratelli che lo visitavano. Mons. Álvarez, riferisce il sito indipendente Despacho 505, si è recato all’altare principale della centenaria chiesa parrocchiale di Nuestra Señora de Las Huertas, nel comune di Puebla de Los Infantes, nei pressi di Siviglia, nella giornata di ieri. Durante la messa, il vescovo ha inviato un messaggio alla sua “amata” diocesi di Matagalpa in occasione del centenario della sua fondazione, il 19 dicembre: “Sto pregando per voi e sto facendo questo gesto d’amore per voi per il Signore e per la Chiesa”, ha detto, citando, quindi la recente lettera di Papa Francesco ai fedeli del Nicaragua. Il Vescovo ha donato alla Virgen de los Dolores (Vergine dei Dolori) la sua croce pettorale.

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