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Papa Francesco: a dipendenti vaticani, “il dialogo” per “risolvere le difficoltà insieme”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Se qualcuno ha qualche difficoltà speciale, parlate. Ditela. Noi vogliamo risolvere tutte le difficoltà e questo si fa col dialogo e non gridando o tacendo. Cercheremo insieme di risolvere le difficoltà”. Lo ha detto Papa Francesco, nell’Aula Paolo VI, incontrando i dipendenti della Santa Sede e del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, con i rispettivi familiari, per gli auguri di Natale.
Il Papa si è soffermato su due valori: il lavoro e la famiglia. Soffermandosi sul primo, il Pontefice ha spiegato che è l’impegno di chi “costruisce con gli altri e per gli altri qualcosa di buono per tutti”. “Gesù stesso, il Figlio di Dio, che per amore nostro si è fatto umilmente apprendista falegname alla scuola di Giuseppe. A Nazaret pochi lo sapevano, quasi nessuno, ma nella bottega del carpentiere, assieme e attraverso tante altre cose, si costruiva, da artigiani, la salvezza del mondo! E lo stesso, in senso analogo, vale per voi, che col vostro lavoro quotidiano, nelle Nazaret nascoste delle vostre particolari mansioni, contribuite a portare a Cristo l’intera umanità e a diffondere in tutto il mondo il suo Regno”. Quindi l’incoraggiamento ad “amare la famiglia. “Fondata e radicata nel Matrimonio, è il luogo in cui si genera la vita – e quanto è importante, oggi, accogliere la vita! –. Poi è la prima comunità in cui, fin dall’infanzia, si incontrano la fede, la Parola di Dio e i Sacramenti, in cui si impara a prendersi cura gli uni degli altri e a crescere insieme nell’amore, a tutte le età”. Francesco ha ricordato che “la fede va trasmessa nella famiglia”: “Vi incoraggio perciò – genitori, figli, nonni e nipoti – a restare sempre uniti, stretti tra voi e attorno al Signore: nel rispetto, nell’ascolto, nella premura reciproca”. A “giocare con i figli e visitare i nonni”. “E, mi raccomando, anche nella preghiera fatta insieme, perché senza preghiera non si va avanti, neanche in famiglia. Insegnate a pregare ai bambini”.

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