GROTTAMMARE – “La musica fa parte della liturgia e, questa sera, con il Concerto di Natale ci consente di contemplare la Verità del Mistero dell’Incarnazione. Vi ringrazio per essere qui.” Con queste parole il Vescovo di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto e di Ascoli Piceno, Mons. Gianpiero Palmieri, ha dato il benvenuto ai fedeli accorsi numerosi nella Chiesa di San Pio V per assistere al tradizionale Concerto di Natale, giunto alla sua 44ª edizione.
Protagonista della serata è stata la Corale Sisto V, che ha regalato un’esibizione di altissimo livello. I brani, accuratamente eseguiti, sono stati introdotti e spiegati uno ad uno dal Presidente della Corale, Marco Concetti, arricchendo l’esperienza musicale con un tocco di profondità e riflessione.
Il Parroco di San Pio V e San Giovanni Battista, Mons. Federico Pompei, ha voluto sottolineare l’importanza del canto come strumento per elevare lo spirito: “Il canto eleva l’anima e questa splendida serata musicale è stata un’occasione speciale per scambiarci gli auguri nel segno del Giubileo della Speranza.”
Presente all’evento anche il Sindaco di Grottammare, Alessandro Rocchi, che si è detto entusiasta: “Sono orgoglioso di presentare la Corale Sisto V, una realtà preziosa per la nostra città che ho visto nascere e che oggi rappresenta un punto di riferimento per il territorio, coinvolgendo con passione anche i giovani.”
La serata ha visto la direzione magistrale del Maestro Stefania Pulcini, che non solo ha guidato i coristi adulti, ma ha anche coordinato il “Piccolo Coro delle Ville” di Castel di Lama, composto da giovanissimi cantori. La loro performance ha saputo emozionare il pubblico, confermando il valore formativo e artistico del lavoro svolto dal Maestro Pulcini.
Una menzione speciale è stata riservata a Miriana Mercuri, che ha incantato i presenti con la sua interpretazione all’organo Callido del 1784, un gioiello storico custodito nella Chiesa di San Pio V.
La serata si è conclusa con un’ovazione da parte del pubblico e la richiesta di un bis, testimonianza del grande apprezzamento per un evento che unisce fede, cultura e comunità in un’atmosfera unica e indimenticabile.
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