GROTTAMMARE – La Chiesa di Santa Lucia, edificio storico risalente alla fine del Cinquecento, situata nei pressi del luogo di nascita di Papa Sisto V (al secolo Felice Peretti), torna finalmente a splendere dopo un lungo e sapiente restauro.
Il papa, nato a Grottammare il 13 dicembre 1521, trascorse i suoi primi nove anni di vita in questa cittadina, prima di intraprendere il percorso che lo avrebbe portato a essere una figura di spicco della Chiesa Cattolica.
Un evento straordinario
Domenica 29 dicembre, alle ore 10:30, presso la Chiesa di San Giovanni Battista nel borgo alto di Grottammare, il Vescovo Gianpiero Palmieri, della Diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto, celebrerà una Messa solenne. Al termine, seguirà una processione guidata da Monsignor Federico Pompei, con la partecipazione della Confraternita dell’Addolorata e di altri gruppi, fino alla Chiesa di Santa Lucia, che verrà ufficialmente riaperta al pubblico.
Il restauro: un intervento necessario e accurato
Secondo Monsignor Federico Pompei, l’ultimo restauro della chiesa risaliva agli anni Ottanta. L’intervento più recente è stato realizzato dalla ditta Di Giuseppe Osvaldo SRL, sotto la direzione dell’ingegnere Francesco D’Ercoli e degli architetti Danilo Spinozzi e Celeste D’Ercoli.
“Abbiamo affrontato diverse criticità strutturali, in particolare nei locali della Sagrestia, gravemente danneggiati dal sisma del 2016,” ha spiegato Monsignor Federico. A causa di questi danni, la chiesa non era più sicura e fu chiusa al pubblico.
Tra le problematiche affrontate, vi erano infiltrazioni di umidità che avevano compromesso mura, altari, tele e arredi lignei. Questo problema è da sempre una sfida per la chiesa, come testimonia la storia della sua costruzione: Camilla Peretti, sorella di Papa Sisto V, dovette progettare un sistema di cunicoli per convogliare l’acqua di una sorgente naturale.
Gli interventi principali
Il restauro ha incluso:
- Rifacimento del tetto e restauro della volta della Sagrestia.
- Installazione di un nuovo pavimento al piano superiore.
- Ripristino degli intonaci, coibentati in profondità e rifatti ex novo.
- Sostituzione completa dell’impianto elettrico, reso conforme alle normative.
Il costo complessivo dei lavori è stato di 352.649 euro, finanziati in parte con i fondi per l’Edilizia di Culto della CEI (246.854 euro) e in parte dalla Giunta Regionale delle Marche (110.000 euro).
Un futuro ricco di cultura e spiritualità
La Chiesa di Santa Lucia non potrà essere aperta quotidianamente per mancanza di personale, ma sarà utilizzata per eventi speciali, come le antiche devozioni della Settimana Santa, le celebrazioni straordinarie e le manifestazioni culturali e musicali. Monsignor Federico ha espresso il desiderio di collaborare ulteriormente con il FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) per valorizzare questo patrimonio storico e artistico.
Un altro progetto importante riguarda il restauro delle tele e degli arredi, per il quale si spera di ottenere nuovi fondi in futuro.
Una mostra permanente dedicata a Sisto V
Al piano superiore della Sagrestia è stata allestita una mostra permanente sull’illustre figura di Sisto V, curata dall’artista Luciano Capriotti. Monsignor Federico ha dedicato questa sala alla memoria di sua madre, Concetta Merlini, nata anch’essa il 13 dicembre. “Vorrei che questo spazio potesse diventare un polo artistico e culturale, prioritariamente dedicato all’arte sacra,” ha dichiarato.
L’appuntamento
La comunità è invitata a partecipare domenica 29 dicembre alla celebrazione con il Vescovo Gianpiero Palmieri e alla riapertura ufficiale della Chiesa di Santa Lucia, un simbolo di storia, arte e fede finalmente restituito al suo splendore originale.
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