GROTTAMMARE – Il Vescovo della diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto e della diocesi di Ascoli Piceno, Mons. Gianpiero Palmieri, ha presieduto la celebrazione presso la Chiesa di San Giovanni Battista a Grottammare, animata dai suggestivi canti della Corale Sisto V diretta dal Maestro Stefania Pulcini.
Alla celebrazione ha concelebrato il parroco, Mons. Federico Pompei. Erano presenti anche la Confraternita dell’Addolorata, i ministranti e altri gruppi parrocchiali, oltre a numerose autorità, tra cui il sindaco Alessandro Rocchi, il Commissario Straordinario alla Ricostruzione, il senatore Guido Castelli, membri della giunta comunale, l’artista Luciano Capriotti – curatore di una mostra permanente su Sisto V presso i locali sopra la sagrestia della Chiesa di Santa Lucia – e la direttrice dei Musei Diocesani, Dott.ssa Paola Di Girolami.
L’omelia del Vescovo: la speranza come energia profonda
Durante l’omelia, il Vescovo Palmieri ha invitato a riflettere sulla speranza, richiamando il recente inizio del Giubileo della Speranza a San Benedetto del Tronto: “La speranza nasce in famiglia. Non è un’idea o un concetto, ma una sorta di istinto, un’energia profonda che ci accompagna sin dalla nascita. Quando veniamo al mondo, dopo il trauma del parto, troviamo conforto tra le braccia di una madre e di un padre. La speranza nasce da questa fiducia fondamentale nella vita.”
Il Vescovo ha poi sottolineato l’importanza del legame familiare e dell’attenzione verso i figli, invitando a mettere da parte distrazioni come il cellulare per trasmettere amore e presenza. Ha citato San Tommaso d’Aquino, che definisce la speranza come “la volontà e la capacità di lasciarsi sorprendere da Dio”.
Mons. Palmieri ha anche fatto riferimento al tema delle “coppie no kids”, incoraggiando un’apertura alla genitorialità come dono e occasione per vivere un amore più ampio.
Processione e benedizione solenne
Al termine della celebrazione, i fedeli si sono recati in processione verso la Chiesa di Santa Lucia per la Benedizione Solenne. Tra i partecipanti erano presenti i direttori dei lavori di restauro della chiesa: l’ingegnere Francesco D’Ercoli e gli architetti Danilo Spinozzi e Celeste D’Ercoli, della ditta “Di Giuseppe Osvaldo SRL”.
L’ingegnere D’Ercoli ha condiviso alcune riflessioni:
“Durante il restauro abbiamo affrontato molte difficoltà, ma la determinazione di Mons. Federico Pompei è stata fondamentale. Abbiamo persino riaperto un antico cunicolo che circonda per tre lati la chiesa, un’opera che risolse il problema di una sorgente scoperta da Camilla, sorella di Papa Sisto V. Ora il cunicolo e altre aree della chiesa sono visitabili.”
Il Commissario alla ricostruzione Guido Castelli ha espresso tutta la sua soddisfazione per la riapertura della Chiesa di Santa Lucia e ha confermato anche tutto il suo impegno per la rinascita dell’intero territorio.
Fondi e prospettive future
I lavori di restauro sono stati possibili grazie al contributo del fondo dell’8×1000 alla Chiesa Cattolica, che ha coperto gran parte della somma necessaria: 246.854 euro su un totale di 352.649 euro. Il resto è stato finanziato grazie all’impegno dell’ex Assessore regionale Guido Castelli con un contributo di 110.000 euro.
Mons. Federico Pompei ha espresso gratitudine, ma ha sottolineato la necessità di ulteriori fondi:
“Ora resta da restaurare le opere d’arte e gli arredi interni. Purtroppo, al momento non ci sono risorse sufficienti, ma confidiamo di trovare una soluzione.”