Di Fernando Ciarrocchi
MONTEPRANDONE – Il Santuario di San Giacomo della Marca di Monteprandone annuncia con grande gioia che, dopo i lavori che si sono conclusi dopo il devastante terremoto del 2016, quest’anno è tornato ad ospitare, nel chiostro del Santuario, la mostra dei presepi unici e suggestivi della collezione di P. Nicola Iachini. La collezione, composta da tantissimi esemplari provenienti da ogni parte del mondo, sarà visitabile tutti i giorni fino al 12 gennaio, nei seguenti orari: dalle 8.30 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00.
Un’altra parte della collezione di presepi di P. Nicola è esposta a Camerano, vicino ad Ancona, presso la Chiesa di San Francesco. Inoltre, circa 400 presepi più piccoli si trovano nel Museo Parrocchiale di Arte Sacra della Parrocchia di San Nicolò a Monteprandone.
P. Nicola Iachini, francescano originario di Favalanciata, una frazione di Acquasanta Terme, è da sempre un appassionato promotore del presepe e del messaggio che esso rappresenta da secoli. Dopo un periodo come viceparroco ad Ancona, scelse di partire per il Belgio per stare vicino ai numerosi migranti italiani che lavoravano nelle miniere di carbone. Per ben 41 anni, P. Nicola ha ricoperto il ruolo di cappellano degli immigrati italiani in Belgio.
Dal 2014, P. Nicola è tornato in Italia e risiede nel Convento di San Giacomo della Marca a Monteprandone. Da allora ha esposto più volte la sua collezione di presepi nel chiostro del Santuario, affiancandola ai presepi meccanizzati del compianto Fra Carlo, tornato alla Casa del Padre qualche anno fa.
Quando si parla di presepi, gli occhi di P. Nicola si illuminano. Con garbo e cordialità, racconta i momenti più significativi dei suoi anni da missionario in Belgio, dove ha portato avanti la tradizione del presepe. In merito, ci ha confidato:
“Volevo andare lì, dove tanti minatori italiani erano morti, incluso mio padre, a causa della tremenda silicosi: quella polvere che blocca i polmoni e ti toglie il respiro. Quando sono arrivato in Belgio, si parlava solo di Babbo Natale e di alberi natalizi. Nessuno, purtroppo, parlava di Gesù Bambino né faceva il presepe. Così iniziai a raccogliere presepi e a organizzare mostre, per offrire a tutti un momento di riflessione su Gesù, venuto a vivere accanto a noi. Alla prima mostra, che contava circa 125 presepi, invitai la Regina del Belgio, Paola Ruffo di Calabria. L’evento ebbe una grande risonanza e da allora il presepe ha iniziato a diffondersi sempre di più in Belgio. La collezione è cresciuta di anno in anno, fino a superare gli 800 presepi provenienti da ogni angolo del mondo”.
Un appuntamento imperdibile, dunque, per gli amanti della tradizione natalizia e per tutti coloro che desiderano immergersi nella bellezza e nel significato profondo del presepe.
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