Le Associazioni di gestori e genitori di scuole paritarie cattoliche e d’ispirazione cristiana, Agesc, Cdo Opere educative-Foe, Ciofs Scuola, Faes, Fidae, Fism, Fondazione Gesuiti educazione, Salesiani per la Scuola-Cnos Scuola Italia, facenti parte di Agorà della parità, esprimono “sollievo” per la misura contenuta nella legge di bilancio 2025 che ha approvato “l’atteso incremento del fondo per gli alunni disabili, pari a cinquanta milioni di euro per l’anno 2025”.
“Nell’anno del Giubileo della Speranza, evento che promuove, insieme a tanto altro, il dialogo, la giustizia e la responsabilità, questa misura riguardante le persone più fragili non può che essere accolta positivamente – si legge in una nota dell’Agorà della parità -. Lo stanziamento delle risorse, stanziate solo per il 2025, rende necessaria la loro stabilizzazione già dal prossimo anno in quanto l’incremento delle iscrizioni di alunni disabili presso le scuole paritarie risulta ogni anno più rilevante”. Per quanto riguarda la libertà di scelta educativa delle famiglie, “l’aumento delle detrazioni fiscali per le spese scolastiche, con il passaggio del tetto massimo da 800 a 1.000 euro, rappresenta un segnale positivo ma insufficiente, in quanto consentirà alle famiglie di detrarre solo 38 euro all’anno in più. La strada da percorrere per arrivare al traguardo della piena parità prevista dalla legge 62, inapplicata ormai da quasi venticinque anni, rimane quindi ancora lunga”. L’Agorà delle parità prosegue: “Nel ringraziare gli esponenti del governo e i parlamentari che si sono spesi per le suddette misure, auspichiamo l’apertura di un dialogo sia con il governo che con tutte le forze parlamentari per individuare, da una parte, forme efficaci per garantire la libera scelta delle famiglie a sostegno della frequenza di scuole paritarie di ogni ordine e grado e, dall’altra, un incremento dei fondi destinati alle scuole dell’infanzia, circa novemila presidi educativi che svolgono un servizio pubblico indispensabile e fra le quali si registra una maggior sofferenza, sia per le continue chiusure, sia per la denatalità”.
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