Di Fernando Palestini
DIOCESI – Il primo gennaio la Chiesa Cattolica festeggia la solennità di Maria Santissima Madre di Dio e si celebra anche la Giornata Mondiale della Pace. Il Santo Padre Papa Francesco nel Messaggio per questa 58^ Giornata Mondiale dal titolo “Rimetti a noi i nostri debiti e concedici la Tua pace” ci rivolge un augurio speciale.
Infatti il Messaggio inizia con queste parole: “All’alba di questo nuovo anno donatoci dal Padre celeste, tempo Giubilare dedicato alla speranza, rivolgo il mio più sincero augurio di pace ad ogni donna e uomo, in particolare a chi si sente prostrato dalla propria condizione esistenziale, condannato dai propri errori, schiacciato dal giudizio altrui e non riesce a scorgere piu alcuna pro-spettiva per la propria vita. A tutti voi speranza e pace, perche questo e un Anno di Grazia, che proviene dal Cuore del Redentore!”.
Si tratta di un augurio fortemente auspicato da papa Francesco che ci richiama tutti ad un disarmo del cuore che è un gesto che ci coinvolge dai primi agli ultimi, dai piccoli ai grandi, dai ricchi ai poveri. Prosegue infatti il Papa stimolandoci ai piccoli-grandi gesti di ognuno “un sorriso, un gesto di amicizia, uno sguardo fraterno, un ascolto sincero, un servizio gratuito” per avvicinarci tutti alla meta della pace e ad un “nuovo mondo, un mondo in cui ci scopriamo diversi, più uniti e più fratelli rispetto a quanto avremmo immaginato”.
Anche nelle nostre Diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto e di Ascoli Piceno il Vescovo Mons. Gianpiero Palmieri ha presieduto la Santa Messa alle ore 18,00 presso la Cattedrale di Santa Maria della Marina a San Benedetto del Tronto alla presenza dei sindaci, degli amministratori, delle autorità militari delle due diocesi e dei numerosi fedeli.
Il nostro Vescovo nella sua forte omelia prima si è soffermato sulla figura di Maria Santissima Madre di Dio e Madre nostra e sulla Sua presenza costante ed amorevole in tutta la vita di Gesù ed in tutte le nostre vite e poi riprendendo i punti salienti del Messaggio di Papa Francesco ha posto l’accento sulle tre azioni suggerite dal Papa all’inizio di questo Anno di Grazia “che possono ridare dignità alla vita di intere popolazioni e rimetterle in cammino sulla via di speranza, affinché si superi la crisi del debito e tutti possano ritornare a riconoscersi debitori perdonati”.
La prima, riprendendo l’appello lanciato da San Giovanni Paolo II in occasione del Giubileo del 2000, il Papa esorta i paesi più benestanti, riconoscendo il debito ecologico, a far di tutto per condonare i debiti di quei Paesi che non sono nella condizione di ripagare quanto devono. Per far questo occorre la creazione di “una Carta finanziaria globale, fondata sulla solidarietà e sull’armonia tra i popoli”. La seconda azione forte che il Papa richiede per favorire una reale “cultura della vita” è la richiesta dell’”eliminazione della pena di morte in tutte le nazioni” perché la pena capitale “oltre a compromettere l’inviolabilità della vita, annienta ogni speranza umana di perdono e di rinnovamento”. Infine il terzo monito di Francesco in questo tempo segnato dalla guerre: “utilizziamo almeno una percentuale fissa del denaro impiegato negli armamenti per la costituzione di un Fondo mondiale che elimini definitivamente la fame e faciliti nei paesi più poveri attività educative e volte a promuovere lo sviluppo sostenibile, contrastando il cambiamento climatico”.
Il nostro vescovo è riuscito a trasmettere in tutta l’assemblea questo forte monito per la pace che parte soprattutto da un cuore rinnovato aperto agli altri, soprattutto ai più deboli e poveri.
Il vescovo poi, alla fine della celebrazione, ha consegnato ai sindaci, agli amministratori, alle autorità militari ed ai laici impegnati nel sociale il Messaggio del Santo Padre e poi ha impartito a tutti i fedeli la benedizione per questo nuovo anno che inizia, augurando a tutti un anno pieno di serenità e di pace nella certezza che Dio, che si è fatto uomo nascendo in una mangiatoia, è sempre presente accanto a ciascuno di noi.